Tangerine Stoned – A Dog Day Afternoon – I camaleonti dello psych.

Tangerine Stoned – A Dog Day Afternoon

Anno: 2023

Paese di provenienza: Italia

Genere: rock psichedelico/ rock alternativo

Casa discografica: We Were Never Being Boring Collective

1. Chameleon

2. Deadhead

3. Child Happiness

4. A Dog Day Afternoon

5. Mars Vegas

6. Sunny Day

7. Another Sailor Who Dies At Midnight

8. Like A Tired Whore

Il percorso dei Tangerine Stoned comincia circa dieci anni fa con l’album di debutto omonimo, opera che ne mette in evidenza i tratti essenzialmente psichedelici anni ‘60; una prima prova di grande rilievo, ricordo soprattutto la traccia conclusiva di undici minuti, L’Urlo Della Strega, un vero e proprio capolavoro. Da lì in poi il percorso artistico del gruppo ha visto l’allontanamento da un approccio così tradizionalista in virtù di un’apertura sempre maggiore verso il rock alternativo dei ‘90, prendendo spunto principalmente dal panorama italiano, vedasi anche i testi in lingua madre. Da qui il secondo disco Delitti Scoperti (2016) e l’EP Happy Sad/ Happy Sad (2017). Ed eccoci oggi a A Dog Day Afternoon, a mio avviso il potenziale inizio di una nuova fase nella carriera dei Tangerine Stoned.

Le aride e desolanti atmosfere psych tornano galoppanti a definire un nuovo scenario poetico, atmosferico e suadente sulle tracce sicuramente sempre di certo stoner psichedelico d’annata, ma perché no anche di compagini più sdoganate e orecchiabili come i Tame Impala. A Dog Day Afternoon si regge tutto su questo equilibrio in cui un’anima rock e un’anima più pop flirtano indisturbate e con grande feeling, vedasi momenti davvero riusciti come Chameleon, la traccia che titola il disco, Sunny Day o Another Sailor Who Dies At Minight. L’esotismo la fa’ da padrone lungo tutta la scaletta, e infatti stavolta è l’inglese la lingua scelta per accompagnare il nuovo viaggio dei Tangerine Stoned. Like A Tired Whore, fase finale di A Dog Day Afternoon, ha un sapore molto malinconico in odore di Los Bitchos, ma anche di Robbie Robertson, tanto sono ben descritte le sensazioni di paradisi esotici e lontani.
Ritornelli accattivanti, begli arrangiamenti di chitarra, una bella copertina suggestiva, che volete di più? Ascoltate i Tangerine Stoned perché ‘sto disco è davvero ‘nu babbà!

Voto: 9

Marco Zanini

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