Su l’arida schiena del formidabil monte steminator – Racconto d’inverno Franco Mimmi

invernoSu l’arida schiena del formidabil monte steminator – Racconto d’inverno.
Franco Mimmi
Editore: Lampi di stampa
Pagine: 168
Romanzo del giornalista Franco Mimmi che ha per titolo il primo verso de: “La Ginestra” di Leopardi e del poeta ne riporta in qualche modo lo stato d’animo. CItazione interessante e preziosa che incuriosisce ancora prima di cominiciare a leggere il libro.
In questo  “racconto d’inverno”, si respira in qualche modo, lo Shining di Kinghiana memoria per la presenza della neve che blocca ogni via di fuga.
Thriller ambientato in un remoto paesino appenninico, Tor Morella nel quale si svilupperà l’intreccio tra i vari personaggi dell’opera.
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Un protragonista o due?  il bianco e il nero Il tecnico e il commerciante.
Entrambi nel cuore non sono quello che appaiono.
Chi si nasconde dietro i panni del tecnico? e chi è quel commerciante che non è disposto a far credito?
Libro scritto in modo scorrevole ed elegante, che non lascia dubbi sul fatto che l’autore abbia dimestichezza assoluta con la scrittura.
Per questo romanzo sceglie uno stile “asciutto”  senza mai lasciare nulla al caso; gli eventi si susseguono,  per tutta la durata dell’opera, con ritmo incalzante. Personaggi singoli in qualche modo legati tra loro, non fosse altro che dalla neve.
Ogni dettaglio, presentato al lettore, assume uno scopo ben identificato ed assolve ad un preciso ruolo nel quadro globale del racconto. I personaggi, ogniuno dei quali esalta una o più peculiarità dell’animo umano, da quelle più norbili alle più oscure, solo abbozzati al momento della presentazione vengono abilmente sviluppati nel divenire del racconto, fornendo raffinate chiavi di lettura, senza mai mortificare la naturale curiosità del lettore.
Come la Ginestra di Leopardi anche nel romanzo di Mimmi il pessimismo non manca e come nell’epoca leopardiana in cui è l’uomo artefice del proprio destino, sarà l’uomo l’artefice del destino…degli altri e del suo.
La copertina che a prima vista può apparire misera porta in sé il candore della neve, silenziosa presenza costante del libro, e ha in questo il tratto del genio.
Molto più di un thriller da 160 pagine, molto più di modesto racconto d’inverno.
Oserei definirlo per palati fini,  indubbiamente un libro da consigliare.
Il libro è disponibile in versione cartacea e digitale.

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