IL CHUPACABRA – Approfondimento di Teresa Breviglieri

IL CHUPACABRA

Chi si interessa di creature misteriose più o meno reali ed è attratto da serie tv del tipo X-files avrà sicuramente sentito parlare di una creatura misteriosa di cui non si è ancora stato in grado di decidere sulla veridicità della sua esistenza.

Stiamo parlando del “Chupacabra”, ovvero “succhia capra”. Il suo nome è stato coniato in Portorico dove venne avvistato per la prima volta.

È il marzo del 1995 quando prende il via (o almeno si diffonde la notizia) di misteriose stragi di capre (e altri animali da cortile) trovati morti e dissanguati totalmente, senza che sul terreno circostante ci fosse alcuna traccia ematica.

La prima ad avvistare l’ipotetico colpevole di tale memoria è la signora Madelyne Tolentino, casalinga di Canovanas (Portorico) nel agosto del 1995. La donna lo descrive come qualcosa di bipede ma con gli arti inferiori molto sottili. La faccia è priva di naso ma con due grandi occhi rossi, allungati. Pare che la creatura sia priva di orecchie. Sulla schiena descrive la presenza di una cresta di squame (simili a quelle dei coccodrilli per intenderci).

Stando sempre alla descrizione fornita dalla signora Tolentino queste squame vibrando producevano un suono particolare. In seguito ad altre testimonianze si attribuisce al Chupacabra un’altezza variabile dai 60 ai 180 centimetri.

Che sul Chupacabra si sia poi detto di tutto e di più, lo potete vedere voi stessi dall’elenco di “capacità” attribuite alla creatura che mettiamo di seguito:

 

  • Pelle camaleontica che cambia colore
  • Può volare e/o levitare in aria
  • Forza sovraumana

 

In seguito all’identikit redatto da un gruppo di ufologi, la faccenda divenne pubblica apparendo sul quotidiano “El nuevo dia”, uno dei quattro giornali più diffusi in Portorico. Il divulgarsi della notizia diede il via al moltiplicarsi di segnalazioni non più solo nell’isola di origine ma anche in diverse parti dell’America stessa.

Le prime ipotetiche carcasse di Chupacabra sono state rinvenute in Texas anche se quello che qui veniva chiamato succhia capra non aveva affatto la fisionomia raccontata dalla signora Tolentino, i Chupacabra texani sono dei quadrupedi glabri riconducibili alla famiglia dei canidi. L’unico fattore comune con la creatura del Portorico è la presenza nei paraggi di animali da cortile morti completamente dissanguati. L’assenza di pelo del canide veniva attribuita (non so se in base a reali esami autoptici) alla scabbia. Sulle carcasse venne fatto l’esame del DNA del quale non risultò alcuna anomalia genetica erano dei canidi, almeno quelli in Texas.

Cos’ha visto allora la signora Madelyne Tolentino?

Lo studioso più accreditato del Chupacabra è Benjamin Radford. Ha iniziato a interessarsi alla creatura fin dalle prime segnalazioni dal 1995 e strano ma vero è il primo a gettare acqua sul fuoco alle teorie che si tratti di una creatura “mostruosa” al punto che riesce a ipotizzare che quello descritto dalla signora Tolentino fosse solo frutto di immaginazione ispirata dal film di fantascienza (che abbiamo recensito) “Species”  uscita proprio nel 1995 quando la donna avrebbe visto il Chupacabra, la cui caratteristica da lei descritta corrispondono con una delle creature del film, teoria parzialmente confermata dal fatto che la signora, interrogata in proposito nel 1996, ammette di aver visto il film pochi giorni prima il suo mostruoso incontro.

Nel corso degli anni però i casi di stragi di bestiame o animali da cortile sono ricomparsi qua e la e la tradizione popolare ha sempre creduto responsabile il Chupacabra. Quando si è riuscito a catturare qualcosa era sempre un canide.

Il Chupacabra, reale o immaginario che sia, è diventato protagonista di libri, film, serie tv e anche videogiochi al punto che la CAPCOM (sviluppatrice giapponese di videogiochi) mise addirittura una ricompensa di 50.000 sterline per chiunque avesse portato prove tangibili e inequivocabili dell’esistenza del Chupacabra.

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