RECENSIONE: “UN GIARDINO VENEZIANO” – MARISA GIANOTTI – GILGAMESH EDIZIONI.

RECENSIONE: “UN GIARDINO VENEZIANO” – MARISA GIANOTTI – GILGAMESH EDIZIONI.

 

Il romanzo di Marisa Gianotti che si offre di al pubblico di lettori, con una copertina degna di una mostra d’arte, è un racconto sulla vita e le occasioni della vita che accadono ai protagonisti ,che sono abbastanza numerosi, ma ben caratterizzati e quindi non si rischia di confondersi.

L’olocausto fa da sfondo silenzioso alla storia poiché una della protagoniste, quella che potremmo definire la principale,  è la sola sopravvissuta allo sterminio nazifascista sul quale ogni tanto ragiona.

Ma “Un giardino veneziano” è fondamentalmente una storia di amore e di errori in una carrellata di situazioni in cui il campionario di risvolti amorosi in cui c’è spazio anche per la bieca gelosia tipica degli insicuri, come Carlo  il personaggio ottimamente descritto da  Marisa Gianotti,

Ma in “Un giardino veneziano” c’è spazio anche per quella forma di amore che chiamano amicizia e che sa essere, spesso, più profonda e importante nella vita dell’amore stesso.

Tutti i personaggi del romanzo hanno oltre ai sentimenti, un filo conduttore che li lega, un fattore comune, diciamo, ossia l’amore per l’arte in ogni sua estensione:  verso la musica, verso la pittura, offrendo sull’argomento, al lettore, indicazioni e informazioni interessanti.

Nonostante il titolo e la bella copertina il romanzo non si svolge esclusivamente a Venezia, ma spazia da Londra a Milano.

Amori che vanno e vengono, che iniziano e finiscono, conditi anche con un tocco di leggerezza attraverso i personaggi di Erik, Rosetta e Berto, capaci di farti sorridere.

Chissà se i protagonisti veneziani del romanzo sarebbero d’accordo con il cantautore romano Antonello Venditi quando afferma che “Certi amori non finiscono fanno giri immensi e poi ritornano”, (Amici mai), o se come per i poeti dell’amor cortese si arrenderanno all’evidenza che “L’amore è esperienza gratificante anche nell’insuccesso”.

Non spetta a me dirvelo, ma sono sicura che leggendo il libro una risposta ve la darete da soli.

Libro ottimo per passare qualche ora di distacco dal mondo reale, che si legge bene e che vi lascerà nel cuore più di qualche personaggio.

Matteo Melis

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