Recensione : “Scenografie impazienti” Marco Toninelli –  Sillabe di sale editore

Recensione : “Scenografie impazienti” Marco Toninelli –  Sillabe di sale editore

 

Il volume: “Scenografie impazienti” edito da Sillabe Di Sale editore è una raccolta di racconti di Marco Toninell,i una variegata carrellata di situazioni inverosimili, ma dal denso contenuto emotivo.

In uno dei primi racconti, avrei visto bene come sottofondo musicale la canzone di Eugenio Finardi: “Extraterrestre” che non ho potuto non canticchiare alla fine della lettura di quel brano.

Marco Toninelli nella sua raccolta formata da 26 racconti per poco meno di 200 pagine, dimostra tutta la sua versatilità cambiando argomenti, stati d’animo e ambientazioni, senza mai calare la qualità della scrittura o l’originalità del racconto, cosa assai rara perché ora si usa fossilizzarsi su un personaggio e dare il via a saghe interminabili, spesso tutte molto simili.

La carrellata di personaggi che l’autore ci offre in “Scenografie impazienti” è prevalentemente circondata da un Aurea di insoddisfazione, tristezza o comunque poca gioia di vivere, ma anche per questo la lettura risulta  accattivante, sono più che certa  che molti lettori potranno riconoscersi negli stati emotivi dei protagonisti.

Alcuni racconti son brevi, altri più lunghi, ma tutti restano nella lunghezza che ci si aspetta da un racconto.

Dalle righe introduttive alla raccolta, sappiamo che i racconti sono stati scritti in un arco di tempo che va dal 2011 al 2015, quindi ben antecedenti alla data d’uscita del volume.

Segnalo “Scenografie impazienti” perché da tempo l’arte del racconto sta andando nel dimenticatoio, snobbata dalla maggior parte dei lettori, che credono, erroneamente, che un racconto non possa dar loro le emozioni di un romanzo, del tutto ignari che se il racconto è scritto bene, come in questo caso, è un testo che ha una marcia in più rispetto al romanzo lungo in quanto capace, anche in poche pagine di far riflettere.

Un applauso sincero all’autore Marco Toninelli e alla sua fervida creatività.

Sandra Pauletto

 

 

 

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