Recensione del libro “Il rimpianto perfetto” Stefania Lamanna, Gilgamesh Edizioni

Il rimpianto perfetto di Stefania Lamanna è un libro di 134 pagine che, seppur profondo nei pensieri per i temi trattati, risulta fluido nella lettura, per il linguaggio semplice e descrittivo.

Si può definire come un libro che aiuta a riflettere: le vicende scorrono velocemente e minuziosamente da poter definirsi quasi un diario di vita, grazie alla brevità dei capitoli, alle descrizioni accattivanti per le sensazioni che suscitano nel lettore che, volutamente o meno, si sente coprotagonista o “l’ombra Grillo di Lavinia” dove per “ombra Grillo “ si intende una presenza nascosta ma costante che riverserebbe alla protagonista tutto un suo mondo decisionale ed emotivo, impedendole certe decisioni ed errori, o aiutandola in certi stati d’animo come farebbe il grillo parlante vicino o dentro di noi.

Immedesimazione e confronto quindi, con la protagonista e la sua vita, ed è proprio grazie a questo racconto, attraverso le sue azioni ed i suoi pensieri, meravigliosamente descritti, che la  protagonista ci trascina in un viaggio introspettivo con cui si ricercano e si delineano  analogie  e differenze, assaporando così le diverse emozioni scaturite.

Lavinia, ora madre di famiglia e impeccabile dottoressa, racconta del suo passato, di com’era e di come il tempo l’ha resa più dura, apparentemente resistente, per diventare ciò che è, facendole tessere una tela nuova per negare un passato “sbagliato”, relativo ad un’epoca in cui, da giovane, non sempre si trovava  il coraggio per far crescere un figlio da sola,  perché significava essere sulla bocca di tutto il paese, a causa della mentalità stereotipata benpensante dell’epoca.

Come ben sappiamo, ogni scelta va rispettata in quanto tale e, proprio per la sua peculiarità, poi, ha una conseguenza.

Anche il non scegliere è una scelta, quindi,  qualsiasi cosa si decida di fare,  poi il destino, benevolo o malevolo, tornerà a presentare il conto, a cui ci si deve: irrimediabilmente arrendere, accettare passivamente, o rinchiudersi in un immaginario bozzolo se non si vuol reagire, oppure appunto reagire e cercare di cambiare le cose.

Il rimpianto perfetto è un libro che fa riflettere sulla percezione dei rimpianti e di quanto facciano male, ma anche sull’importanza delle azioni, delle reazioni e della capacità di osservazione di chi ci è accanto. Il libro offre la possibilità di ragionare sulla crescita dell’individuo, intesa come cambiamento che ci accompagna nel viaggio della vita, in modalità più o meno percettibile, dipendentemente dall’apertura dei nostri cuori ai nuovi orizzonti.

Un altro esempio tangibile in cui “la vita accade PER te” dove sta solo a TE saper reagire attraverso la migliore versione di te stessa.

Sabina Bernardis

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