Recensione: Le Misturanze di Luca Ragazzini – Gilgamesh Edizioni

Recensione: Le Misturanze di Luca Ragazzini – Gilgamesh Edizioni

 

Le misturanzeE’ uscito nelle librerie “Le misturanze” (Gilgamesh Edizioni), il nuovo romanzo di Luca Ragazzini. La storia inizia con la nascita di Ester, la protagonista del romanzo, il fulcro attorno a cui gira tutta la vicenda. Ester ci viene raccontata come una ragazza assolutamente normale, non bella, non ricca e poco brillante negli studi che già nel suo venire al mondo mette in crisi i già fragili equilibri che regolano i rapporti tra due famiglie. Da una parte abbiamo la modesta famiglia Bertelli, quella di Ester, con papà Claudio professore precario con grandi velleità culturali ma bassa stima nei propri mezzi e mamma Patrizia che mal sopporta il carattere remissivo e poco ambizioso del coniuge che la costringe a vivere sempre all’ombra della più abbiente famiglia Franchini, quella formata da Vanessa, ricca imprenditrice di successo, ed il marito Lorenzo che grazie alle solide entrate della moglie può tranquillamente dedicarsi ai propri studi e alle proprie pubblicazioni. C’è poi quello che è probabilmente il personaggio più particolare e curioso del romanzo, lo zio Vincenzo uomo perdutamente innamorato dell’Irlanda, luogo di cui sa tutto ma nel quale non ha mai messo piede e che proprio per questo ha probabilmente idealizzato trasformandolo in uno di quegli amori che la distanza rende eterno. Per ogni vicissitudine della vita o per ogni momento di gioia sa trovare una ballata o un mito o un detto irlandese in grado di descrivere in maniera precisa quelle situazioni. Seguendo le vicende di queste due famiglie si indaga anche un pezzo della nostra storia, quel periodo che va dagli anni settanta fino all’inizio del nuovo millennio, raccontando come le persone si siano dovute adattare sempre ai nuovi cambiamenti in atto, alle nuove esigenze di vita, alle nuove situazioni contingenti che si andavano a delineare. C’è però in questo romanzo soprattutto una forte componente di riflessione su quelli che sono i vari aspetti che coinvolgono il nostro vivere quotidiano, come ad esempio l’insensatezza di alcuni rapporti che ci legano nonostante tutto in maniera indissolubile ad alcune persone. Un’altra riflessione che emerge nella lettura di questo romanzo riguarda il grande peso che nelle nostre vite hanno il denaro ed il lavoro e di come questi due capisaldi del nostro vivere si sgretolino nei momenti in cui prendono il sopravvento i sentimenti. C’è senza dubbio una riflessione su quelli che sono i mali della società in cui viviamo ma anche sulla volontà di cercare di trovare nonostante tutto un proprio posto nel mondo. Trovo che ci sia un altro tema che l’autore affronta in questo libro, quello dei sogni, delle ambizioni, dei progetti di vita che portiamo dentro di noi come un tesoro ma che prima o poi vanno a scontrarsi inevitabilmente con la durezza della realtà dalla quale si cerca di difendersi rifugiandosi nel dolce e rassicurante abbraccio delle nostre illusioni. E’ un bel libro, scritto in punta di penna, con grande delicatezza, rapisce il lettore e lo accompagna nella storia in maniera piena e coinvolgente. Ester è un personaggio che entrerà sicuramente nelle grazie del lettore che si potrà riconoscere nelle sue insicurezze, nei suoi sogni nelle sue ambizioni e soprattutto nelle sue disillusioni. Ogni personaggio è caratterizzato magnificamente anche nel suo lato più intimo, nel suo lato psicologico ed umano. In Le misturanze ogni ambientazione ci viene descritta in maniera precisa con grande ricchezza di particolari quasi fossero dei dipinti piè che parole. Lettura che consiglio caldamente con la certezza che lascerà sicuramente qualcosa di importante nel cuore di chiunque abbia la voglia di tuffarsi pienamente tra le pagine di questo libro.

David Usilla

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