La curva di Miguelito di Paola Latorraca (Augh!)

La curva di Miguelito di Paola Latorraca (Augh!)

Oaxaca, cittadina a poco meno di 500 km sud-est da Città del Messico, diventa teatro di una immane tragedia quando un autobus carico di giovani studenti rimane coinvolto in una devastante esplosione. Inizia così “La curva di Miguelito” (Augh!), il nuovo libro di Paola Latorraca, romanzo nel quale ogni personaggio aggiunge una tessera fondamentale alla comprensione finale di tutto il racconto. La storia  è in realtà una somma di tante storie che si intrecciano e che sono alla base dell’indagine che il commissario capo Perino sta portando avanti per capire cosa ha scatenato l’inferno in quel luogo che da quel giorno è stato ribattezzato “La curva di Miguelito”. Al centro del romanzo c’è la misteriosa donna sconosciuta che sopravvive, anche se in coma, all’esplosione e che è l’unica che probabilmente potrebbe avere le risposte che il commissario Perino sta cercando per dare un volto ai colpevoli. Uno dei motivi di interesse per il lettore sarà capire se prima o poi gli occhi di questa donna torneranno ad aprirsi alla vita, se  è in qualche modo coinvolta nell’attentato o ne è soltanto una vittima innocente. Chi si avventura nella lettura di questo splendido libro si trova ad affrontare un viaggio dove le domande si moltiplicano di pagina in pagina mentre le risposte, che ad un certo punto sembrano a portata di mano, svaniscono in un battere di ciglia per lasciare il posto ad altre domande. Solo alla fine di questo viaggio il lettore avrà finalmente le tanto agognate risposte, riuscirà finalmente a mettere tutti i tasselli del puzzle al loro posto e potrà avere chiara tutta la vicenda. A guardare bene non esiste un solo protagonista, è più un concerto di tante anime tutte con i loro tormenti, le loro fragilità, i loro colpi d’ala, il loro vissuto che ad un certo punto li ha portati per un motivo o per un altro a gravitare intorno all’ospedale di Nanchez. La descrizione dei personaggi è sublime, è molto precisa sia dal punto di vista fisico che psicologico, tanto che non ci si potrà non affezionare ad ognuno di essi. Anche i vari luoghi in cui la vicenda va a dipanarsi sono descritti magistralmente, ne viene fatta apprezzare al lettore la vera essenza, la vera anima, e non è difficile che il lettore si trovi ad avere la sensazione di essere davvero calato in quei posti al punto da sentirne i rumori, gli odori, le sensazioni. È davvero una esperienza di lettura intrigante, appagante e soprattutto molto piacevole. Se ad un primo sguardo il numero di pagine potrebbe scoraggiare qualche lettore occasionale, la scrittura è talmente fluida, scorrevole e godibile che del loro inesorabile scorrere non ci si rende neanche conto, fino a che all’improvviso ci si trova la parola fine davanti. Visto che ormai il caldo dell’estate sta prendendo il posto delle fredde giornate invernali, direi che questo è il libro migliore con cui stendersi al sole con un bel bicchiere di the ghiacciato davanti.

David Usilla

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.