Intervista a Stefano Ponzani – Il quinto regno – GDS

Intervista a Stefano Ponzani – Il quinto regno – GDS

Abbiamo da poco recensito “Il quinto regno”, romanzo fantasy di Stefano Ponzani edito da GDS. Abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autore per parlare di questo suo libro, e dei suoi progetti futuri.

Buongiorno Stefano Ponzani, grazie per aver accettato di chiacchierare con noi. Mi permetto di darti del tu se per te non è un problema:

  • E’ la prima volta che ti recensiamo e che quindi abbiamo il piacere di intervistarti. Ci piace prima di tutto conoscere meglio l’autore che andiamo a scoprire di cui impariamo ad apprezzare le opere. Assieme all’artista ci piace conoscere l’uomo. Ci puoi raccontare qualcosa di te?

 

Ciao, piacere di conoscerti. Sì, diamoci del tu, non mi piacciono molto le formalità.

Sono nato a Rieti il 28/05/1992. Dopo essermi diplomato, al liceo scientifico L. Rocci di Passo Corese, ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia: Az. Agr. Giannettovo.

Nello stesso anno ho iniziato a elaborare alcune storie riguardo un conflitto tra due fratelli, due divinità. Da quel giorno non ho più smesso e ho iniziato a gettare le fondamenta di quello che un giorno si è trasformato ne “Il Quinto Regno”.

Dal 2017 lavoro a un progetto, di nome Loconline – all you need is around, che punta a migliorare e velocizzare il lavoro delle persone e a incrementare la qualità dei servizi e dell’esperienza d’acquisto. Una nuova piattaforma in cui tutti possono trovare ciò di cui hanno bisogno e nel posto più vicino alla propria posizione. Quindi utile sia al consumatore che al venditore.

Loconline vede la tecnologia come un qualcosa che deve aiutare il lavoro delle persone e non sostituirlo, per questo è strutturato per creare posti lavoro anziché eliminarli.

Quante volte ti è capitato di aver bisogno urgente di qualcosa, che sia un prodotto o un servizio, e non puoi aspettare ore, giorni o addirittura settimane per la consegna? Credo spesso, come a tutti noi, ogni settimana o addirittura ogni giorno. Bene, Loconline (www.loconline.it) è la soluzione a questo piccoli problemi quotidiani, perché con un click riesce a trovare l’oggetto dei tuoi desideri nel posto più vicino alla tua posizione. Così puoi ritirare il prodotto nel negozio più vicino a te e risparmiare molto tempo, trovare sempre quello che stai cercando, cambiare il prodotto senza le noiose procedure per spedire indietro il pacco, controllare la qualità con i tuoi stessi occhi, essere certo che il prodotto corrisponda a quello proposto in foto sul sito.

Una rivoluzione che riuscirà a far evolvere il classico negozio fisico offrendogli gli strumenti e i servizi necessari per competere con l’ecommerce e vendere online. Uno strumento che, dato il periodo, ci siamo resi conto sia ormai necessario, per questo intendiamo fare il lancio della piattaforma entro settembre 2021.

Non fraintendetemi, faccio spesso acquisti online, ed è comodo, ma a volte mi rendo conto di quanto sia più utile un’alternativa al nuovo mercato online, specialmente in materia di qualità del servizio, risparmio di tempo ed ecosostenibilità, poiché ogni spedizione è un abominio di sprechi di carta, cartone e plastiche varie.

 

  • Ho trovato l’universo che hai creato davvero molto interessante e ben strutturato, molto credibile. Come è nata in te la voglia di creare questo mondo fantastico?

 

La voglia credo sia nata dalla passione per il genere fantasy e il cinema.

Mi dispiace che molte delle cose che ho creato, come gli Annales (cronologia degli eventi storici) e altri miti e leggende, siano rimasti fuori da questo primo volume. Ma credo che un giorno raccoglierò tutto il materiale e lo unirò per farne un libro di approfondimento sull’universo fantastico de “Il Quinto Regno”, magari illustrato.

 

  • Alla fine del romanzo hai inserito un capitolo molto bello ed interessante nel quale raccogli in maniera chiara la struttura di miti, leggende e divinità che fanno parte di questo universo che hai creato. Come sei riuscito a mettere insieme un sistema religioso e mitologico così preciso e complesso?

 

Credo che il trucco sia il metodo. Ogni cosa che ho scritto l’ho catalogata e controllata fino a essere certo che tutto coincidesse, evitando paradossi o altri errori.

Un altro motivo forse è che il romanzo è partito proprio da qui, quindi ho avuto le idee chiare sin da subito.

 

  • C’è una saga fantasy che più di tutte ti ha appassionato al punto da decidere di intraprendere questo percorso narrativo?

 

Mi piacciono diverse saghe fantasy, ma quella a cui sono particolarmente legato, dato che la mia passione per il genere è nata da lì, è “Il signore degli anelli”.

 

  • Il quinto regno immagino avrà un seguito, hai già le idee chiare su come proseguire la storia o sarà la fantasia in corso d’opera a far muovere i tuoi personaggi?

 

Il progetto iniziale prevedeva una trilogia, ma ora che ho quasi terminato il secondo volume mi sono reso conto che arriverò almeno al quarto. Tuttavia, ho intenzione di pubblicare alcune storie indipendenti che raccontino altre avventure dell’universo fantastico de “Il Quinto Regno”.

Ho le idee chiare fino alla fine del racconto, ma devo ammettere che a volte alcuni personaggi o alcune storie sono andati oltre il progetto iniziale. Infatti, mentre scrivevo, come è successo per il primo volume e ora per il secondo, la fantasia ha cambiato le carte in tavola. È come se alcuni personaggi avessero pilotato la storia a cui appartengono modificandone lo svolgimento.

 

  • Oltre al genere fantasy ci sono altri generi che un giorno ti piacerebbe esplorare e proporre ai tuoi lettori?

 

Sì. Ho varie storie da raccontare, tra cui un progetto, mai concluso, che è la bozza del primo romanzo che ho scritto. Narra la storia di un personaggio in coma e dell’impossibilità di svegliarsi causata dalla creazione di una realtà alternativa, che rappresenta la vita dei suoi sogni. Il titolo iniziale era “Incubo”, ma credo che cambierà durante lo svolgimento della storia.

Un altro progetto è la trilogia de “La strada della redenzione”, una storia immaginaria di un boss che, dopo l’assassinio dei suoi famigliari da parte dei clan rivali e la guida di un prete psicologo che lo seguirà in carcere, deciderà di redimersi collaborando con la giustizia per l’annientamento della mafia.

 

  • Se Stefano Ponzani  dovesse  dare una colonna sonora a questo tuo romanzo che playlist utilizzeresti?

 

Sicuramente rapirei Hans Zimmer per la creazione di una colonna sonora per “Il Quinto Regno”, è il mio compositore preferito.

Un’altra canzone a cui ho pensato spesso durante la scrittura è Two steps from hell – Heart of courage.

Più in generale immagino composizioni suonate da violini, violoncelli, cornamuse e tamburi, che sono gli strumenti che preferisco e che secondo me si addicono di più al genere e sono capaci di creare forti emozioni.

Altri strumenti che adoro sono la chitarra e il pianoforte, ma questa è un’altra storia.

 

  • Credi che il genere fantasy possa essere un buon modo per raccontare in maniera diversa anche il mondo reale che ci circonda?

 

Sì. Infatti, anche se il romanzo è ambientato in un’era medievale, c’è molto del mondo reale, specialmente in tema di problemi della vita umana e della società, giochi di potere, vizi, pregiudizi, il sacrificio del bene comune per interessi personali, la nullità della vita umana in confronto ai beni materiali, alle ambizioni personali e agli alti poteri che governano la società, e molto altro. Credo che la scrittura sia un mezzo semplice ed efficace per condividere pareri personali su determinati eventi e la propria visione della realtà, finalizzata nel creare nel lettore un sentimento o almeno una domanda, una riflessione.

Ho nascosto molti messaggi tra le pagine, alcuni dei quali rappresentano alcune nozioni che ritengo fondamentali per la società del futuro. Non posso dire altro perché sono curioso di sapere chi riuscirà a trovarli, ma il consiglio è che “Il Quinto Regno” va affrontato con una chiave di lettura che va oltre il semplice racconto di una storia fantastica.

Però voglio darvi un suggerimento: c’è un motivo se la terra in cui è ambientato il romanzo si chiama il Mondo Unito…

 

Ringraziamo Stefano Ponzani per il tempo dedicatoci e speriamo di averlo presto di nuovo qui sulle pagine dei Gufi Narranti

David Usilla

 

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