Incendi. Dialogo fra un nonno e suo nipote sui disastri ambientali. – Antonio Pinna

Recensione Incendi. Dialogo fra un nonno e suo nipote sui disastri ambientali. – Antonio Pinna

In questo libro, il giornalista ed ex-docente Antonio Pinna ci presenta una tematica sociale di grande importanza e purtroppo molto attuale: la piaga degli incendi e, per esteso, dei disastri ambientali.

L’intento dell’autore è di raggiungere, col suo messaggio, anche e soprattutto la fascia d’età dei più giovani, periodo della vita piuttosto delicato in quanto non ci si è ancora formati un’identità solida e si può di conseguenza ancora radicare più agevolmente nelle loro menti e nei loro cuori dei messaggi positivi.

Per questo, egli immagina di aver un dialogo con suo nipote di undici anni, che vive in Toscana e col quale ha avuto in ogni caso uno scambio di opinioni, pensieri e notizie, basato su esperienze reali di questi tragici eventi nell’Oristanese, terra d’origine dell’autore.

Il libro è scritto in uno stile molto scorrevole e colloquiale e perciò può essere letto tranquillamente da persone di tutte le età, nella speranza che ne traggano spunti di seria riflessione su un problema che affligge non solo la Sardegna, ma anche altre terre, dentro e fuori Italia.

Vengono esaminati diversi fattori: ad esempio, sicuramente la negligenza ed incuria dell’essere umano (ad esempio, pastori e/o boscaioli che, per fare in fretta a spianarsi la strada nei loro lavori, danno il via a dei fuochi senza badare troppo a misure di sicurezza) se non addirittura la malignità di spirito dei cosiddetti piromani; la trascuratezza nel ripulire il bosco da sterpaglie, che fornisce materiale per i fuochi; il riscaldamento globale, legato ad esempio alle emissioni di gas tossici; la mancanza di biodiversità, che comporta (in alcune zone del mondo), uno sfruttamento fin troppo intensivo del territorio a favore di una certe specie vegetale (ad esempio, la soia), che va a danno anche di certi gruppi etnici, che si vedono provati dei loro possedimenti in nome di un bieco interesse.

La situazione è senza dubbio drammatica, le soluzioni? Ad esempio, stare attenti a non accendere fuochi quando non si è sicuri di poterli contenere; salvaguardare le varie specie animali e vegetali (il fico d’India ad esempio, che trattiene in sé acqua ed anidride carbonica e limita l’aridità del suolo); prediligere fonti di energia pulita e rinnovabile.

Un libro consigliato a chi sia appassionato di tematiche sociali ed ami fare riflessioni importanti, che si renda conto che la Madre Terra venga troppo spesso trattata decisamente male per puro interesse egoistico, cosa che però (non ci badiamo ahimé) si ritorce contro di noi in più di un’occasione.

Matteo Melis

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