I segreti non riposano in pace di Luigi Guicciardi (Gilgamesh Edizioni)

I segreti non riposano in pace di Luigi Guicciardi (Gilgamesh Edizioni)

 

Ormai Luigi Guicciardi è una certezza, ogni suo libro è una boccata d’aria fresca per gli amanti del giallo ed il suo ultimo lavoro non fa certo eccezione anche se sulle prime i suoi fans potrebbero storcere il naso visto che a condurre le indagini per questa volta non ci sarà il commissario Cataldo, che ha fatto la fortuna di Guicciardi, bensì il commissario Laudani che insieme all’ispettore De Robertis sono i protagonisti di “I segreti non riposano in pace” (Gilgamesh Edizioni). Giovanni Laudani è un personaggio molto interessante che, come il commissario Cataldo, entrerà ben presto nei cuori dei lettori grazie alla sua umanità, alla sua schiettezza e sagacia. Il suo privato è segnato da una storia d’amore complicata con Annalisa, mentre il lavoro lo porta ad affrontare un’indagine difficile tra le strade di Modena. In realtà in un primo momento l’indagine sembra essere pressoché inesistente visto che prende il via da una morte classificata come naturale. Ma qualcosa di strano verrà a galla. In questa indagine Laudani dovrà dare fondo a tutto il suo intuito e a tutta la sua esperienza, dovrà scavare in un Modena fatta di preti di strada, terroristi islamici, società finanziarie coinvolte i affari loschi, escort di lusso, boss della droga, tradimenti,  sfruttamento e affaristi senza scrupoli, fino a scoprire la sconcertante verità dei fatti. Il commissario Laudani si dimostra un personaggio dal grande acume, molto abile nella deduzione ma anche pronto all’azione quando è necessario. Attento ai rapporti umani è abile nel porre domande ma di più nell’ascoltare e nel dare il giusto peso alle risposte sfruttando le più moderne tecniche investigative. La cura con cui Luigi Guicciardi costruisce i suoi personaggi, anche quelli minori, è ammirevole, riesce a caratterizzarli sia dal punto di vista fisico che psicologico in maniera magistrale, così come è bravissimo nel dipingere sullo sfondo una Modena per certi versi inedita ma molto attuale e realistica. Come sempre Guicciardi ci regala un giallo di grande qualità, scritto benissimo, in maniera fluida e coinvolgente, senza momenti morti, senza perdersi in inutili parabole, anzi dall’alto della sua esperienza riesce ad arricchire la trama principale con tante sottotrame e continui colpi di scena, che non permettono al lettore di staccare gli occhi dal libro se non dopo aver letto la parola fine. È uno di quei classici libri che dispiace di aver finito,  perché  è triste salutare il commissario Laudani quasi fosse un amico che se ne va e non sai quando rivedrai. Il finale, sicuramente dal sapore amaro, lascia aperta la porta ad un sequel, quindi non rimane che incrociare le dita e sperare che l’autore abbia voglia di raccontarci ancora, molto presto,  altre indagini di questo personaggio così ben riuscito.

David Usilla

 

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