Equinozio (Catartica) di Sigismondo Domenico Sciortino

Equinozio (Catartica) di Sigismondo Domenico Sciortino

 

Cosa penseremmo, quali emozioni ci assalirebbero, quali sentimenti, quali sensazioni si impadronirebbero di noi se un giorno rientrando a casa trovassimo davanti alla nostra porta il cadavere di un uomo in tutto e per tutto uguale a noi, la nostra copia sputata? Quale turbinio di emozioni e di sensazioni si scatenerebbero nella nostra testa, nella nostra anima, nel nostro cuore? Questa è la situazione che si trova ad affrontare subito all’inizio di “Equinozio” (Catartica), nuovo libro di Sigismondo Domenico Sciortino, il protagonista di questo romanzo. Da questa situazione prende il via un libro molto particolare, un romanzo che va letto con calma, con una certa predisposizione mentale, prendendosi il tutto il tempo che certi scritti meritano. È chiaro che questo è uno di quei libri che non si possono leggere superficialmente, non è certamente un romanzo che si prende in mano così tanto per passarsi un paio d’ore. Libri come “Equinozio” richiedono concentrazione e voglia di lasciarsi trasportare in una sorta di universo parallelo dentro alle emozioni e agli intimi tormenti, di un protagonista molto particolare un personaggio che già nel nome, 9, mostra in maniera evidente l’intento dell’autore di sganciarlo da una personificazione precisa per renderlo una figura nel quale ogniuno possa vederci le proprie emozioni, le proprie paure, i dubbi che spesso si affollano nei nostri pensieri. Sicuramente il concetto di morte, la sua interpretazione, è un qualcosa che scorre lungo tutto il percorso narrativo di questo libro, ma non è il solo. Si parla d’amore, dei sentimenti tra due persone che iniziano a conoscersi e che pian piano si avvicinano fino ad unirsi in un’unica forma umana per poi tornare a dividersi in quella che possiamo interpretare come una sorta di eterna danza dell’amore. C’è un piccolo ma intenso e molto profondo accenno ad un male spesso dimenticato, che si tende un po’ a sottovalutare e che invece colpisce molte persone e quando colpisce fa male non solo a chi si ammala ma anche a chi gli vuole bene. Mi riferisco all’Alzheimer, malattia subdola, malattia che, quando colpisce, fa davvero grandi danni perché con un malato trascina con sé intere famiglie. Credo che la delicatezza e la profondità con cui questo tema è stato trattato sia davvero segno che questo è uno scrittore con i fiocchi. Convinto che questo libro non possa essere catalogato in un genere preciso ma che piuttosto attraversi molti generi letterari e li mescoli in maniera molto ben calibrata creando un’opera davvero di grande livello. Credo sia un libro che vada letto, per il quale valga la pena ritagliarsi un adeguato spazio di tempo nel quale, staccarsi dal mondo reale ed entrare mani e piedi, cuore e cervello in questo mondo parallelo che Sciortino ha creato per noi.

David Usilla

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