M. T. G. – Lobotomized
Anno: 2023
Paese di provenienza: Italia
Genere: thrash metal
Membri: Fabio Zago “Zeg” – batteria e voce; Simone Sordelli “Sordo” – chitarra; Federico Cigala “Ciga” – chitarra; Leonardo Magon “Leo” – basso
Casa discografica: autoprodotto
1. Lobotomized
2. The Last Call (From Eternity)
3. Lady Of Death
4. Restless Vexation
5. Aufstragsmord
6. Violent Holocaust
7. Slavery And Abuses
8. T. M. C. O. T. P. O. T. A.
Una gran sorpresa scoprire questi M. T. G., nuova compagine thrash metal, per altro a me vicinissima essendo del lodigiano! Questo Lobotomized, loro fresco album di debutto, travolge da subito con la traccia che titola il disco, una mitragliata di doppio pedale, riff potentissimi e cavalcate a rotta di collo. L’aderenza alla vecchia scuola degli anni ‘80 è pressochè totale; per via del cantato basso ed incazzato e per la compattezza mi hanno ricordato un po’ gli inglesi D.A.M.. Un vero piacere poi scoprire che una volta entrati nel vivo gli M. T. G. alzano ancora l’asticella con The Last Call (From Eternity), brano che li vede crescere da un punto di vista compositivo proponendo tanti riff, una durata abbastanza estesa e un bel feeling chitarristico negli assoli. Insomma, questa è proprio roba da headbanging forsennato e anche suonata piuttosto bene.
Passando per tutte le tracce successive si assiste ad una costante ed efficace alternanza di potenza e intrecci intricati di riff e stacchi; da notare anche la parte strumentale melodica di Restless Vexation, come l’impatto frontale di Violent Holocaust. Che dire poi di Slavery And Abuses? Pezzo più lento degli altri, meno travolgente, tutto giocato sui mid tempo, ma veramente spaccaossa per la sua pesantezza e la sua incisività. Forse nel marasma di cose sentite è proprio l’ultimo pezzo, T. M. C. O. T. P. O. T. A., a non colpire particolarmente, ma a parte questo la scaletta è già solida e il risultato quasi perfetto. Agli M. T. G. mancherebbe solo un po’ di varietà in più per fare davvero il botto!
Voto: 9
Marco Zanini