Recensione: Gli ultimi ebrei – Claudia Desogus (Catartica Edizioni)

Gli ultimi ebrei di Claudia Desogus (Catartica Edizioni)

 

1992, Alghero, Palazzo Carcassona, da qui inizia un’avventura mozzafiato per due ragazzi, Elisa e Marco, che a tutto pensavano tranne che una semplice gita scolastica li avrebbe, da lì a poco, portati a vivere emozioni davvero fortissime. Con “Gli ultimi ebrei” (Catartica Edizioni) Claudia Desogus ci porta nella splendida cornice della città di Alghero e soprattutto a conoscere un pezzettino di Storia, quella con la S maiuscola, quella che il tempo ha un po’ sotterrato sotto la polvere dell’oblio. Il romanzo è ambientato nel 1992 ma affonda le radici nel 1492 quando Isabella di Castiglia e Ferdinando D’Aragona emanarono un editto con il quale venivano espulsi tutti gli ebrei ed i mussulmani dai territori da loro governati. La storia, dal forte accento fantasy, vede Elisa e Marco catapultati in una corsa contro il tempo, tra ricerche storiche e passi della bibbia, nel tentativo di risolvere un enigma che li porterà, rimettendo a posto le varie tessere del puzzle, a riportare alla luce una storia famigliare della quale ormai il tempo aveva dissolto il ricordo. Tutto il romanzo è un perfetto equilibrio tra mistero, magia e fatti storici reali, una perfetta miscela tra thriller storico e fantasy, un emozionante viaggi attraverso avvenimenti di cui ormai quasi nessuno coltiva la memoria, all’interno di una cornice storica davvero molto ben ricostruita dall’autrice che ci restituisce uno spaccato molto vivido di quello che erano Alghero, Sardegna ed il Mediterraneo nel medioevo. È un libro dedicato sicuramente ad una fascia di età abbastanza giovane ma non per questo non deve essere letto anche da un pubblico più adulto che può sicuramente trarre interessanti spunti di conoscenza e di riflessione. La scrittura è molto fluida il che rende la lettura molto leggera e piacevole, la trama è sviluppata in maniera coinvolgente e appagante. È vero che si tratta di narrativa per ragazzi ma sono convinto che anche molti, moltissimi, adulti ignorino gli avvenimenti storici di cui l’autrice racconta in questo romanzo e quindi anche per i più grandi la lettura di questo libro può essere una buona occasione per vedere incrementato il proprio bagaglio culturale. Una cosa che secondo me rende molto interessante questo libro è il fatto che l’autrice abbia deciso di accendere un faro su una pagina abbastanza oscura, e abbastanza sconosciuta ai più, della storia della Sardegna ricordando come l’espulsione di ebrei e mussulmani non ebbe effetti devastanti solo sui diretti interessati ma ebbe anche  una ricaduta traumatica, specie da un punto di vista economico e culturale, in quelli che erano i contesti nei quali queste persone vivevano e lavoravano. Credo che sia una di quelle cose sulle quali riflettere per fare si che la storia passata possa essere monito per il nostro presente ed il nostro futuro. Come detto questo è un libro adatto a tutta la famiglia, buono per genitori e figli e che potrebbe essere buono spunto per una interessante discussione famigliare che oggigiorno credo non faccia assolutamente male.

David Usilla

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