Intervista ad Anthony Caruana – L’abito della festa – Bertoni Editore

Intervista ad Anthony Caruana – L’abito della festa – Bertoni Editore

Abbiamo da poco recensito il romanzo di Anthony Caruana: “L’abito della festa” edito da Bertoni Editore e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autore.

 

Ciao Anthony Caruana grazie per essere passato a trovarci possiamo darci del tu?

  • Come mai hai scelto di affrontare nel tuo libro questa tematica?
  • Credo che si parli sempre troppo poco della morte, o meglio dell’atteggiamento che hanno le persone di fronte all’ignoto. Ho tentato di mettere sotto le lente d’ingrandimento, ma in maniera narrativa, le differenti reazioni umane.
  • Cosa pensi degli atteggiamenti scaramantici di molti davanti ai “lavoratori della morte”?
  • Fa parte del costume popolare, tramandato da generazioni in generazioni; credo siano atti per esorcizzare la paura.
  • Come ti poni di fronte alla morte? Da credente o da persona atea e razionalistica?
  • Da credente ho una visione di speranza.
  • Qual è il tuo pensiero sul fine-vita?
  • Credo sia un argomento che andrebbe approfondito e argomentato. Tendenzialmente sono contrario, ma ritengo che sia una scelta troppo personale per potere uniformare il giudizio.
  • Qual è il giusto modo di reagire alla morte (di una persona cara in particolar modo)?
  • Le persone defunte vivono nei ricordi di chi rimane sulla Terra. Alimentare la loro “presenza,” rivolgendo loro il pensiero, ne preserva, almeno in parte, l’affetto, l’amore e la bellezza.
  • In che modo La Nera Signora può rimettere in discussione i nostri valori e il nostro modo di pensare ed agire? Ci riesce veramente?
  • È un pensiero che preferiamo tenere lontano. Il libro esplora, appunto, l’equilibrio fra le persone che rimango e quelle che bisogna lasciare andare, e mette in discussione, altalenando il pensiero fra opposti e contraddittori, le convinzioni di ciascuno. Le scelte che si compiono, infine, stabiliscono i comportamenti personali e il reale valore dei nostri ideali.
  • Cosa si può dire a chi si rivolga a medium ed occultismo per poter lenire il dolore della perdita di un congiunto?
  • La speranza va cercata altrove. L’amore, a volte, ha più forza di quello che crediamo.
  • Come si pone la società di fronte a questa realtà oggigiorno? Cosa si può fare di meglio?
  • La società respinge la solidarietà del lutto. Ma, ripeto, le situazioni sono talmente varie e ampie che non può prevalere un’opinione se tutte.
  • Fenomeni letterari e di costume come l’horror, possono aiutare o dare invece una prospettiva distorta?
  • L’uomo crea degli alter ego sofisticati per sublimare e combattere le proprie paure in moltissimi modi. L’intrattenimento di tipo gotico, spettrale, occultistico, orrorifico ha da sempre attratto il genere umano.
  • Come hai superato la sofferenza per la scomparsa di qualcuno a te vicino?
  • Continuando a volergli bene.
  • Come ha accolto il mondo dell’editoria il tuo libro?
  • Ho notato un profondo coinvolgimento emotivo da parte dei lettori. Molti, finito il romanzo, hanno sentito la necessità di condividere con me le proprie sensazioni. Alcuni, inoltre, mi hanno confessato di aver pianto molto.
  • Stai lavorando ad un nuovo progetto?
  • Sì, sto terminando l’editing di un nuovo romanzo, portando in scena spettacoli teatrali e lavorando alla sceneggiatura per una serie tv tratta dl mio libro “Contorni Opachi”.

Matteo Melis

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