Intervista a Joe & Grace Commoner, “Blue Sky e risveglio della magia pura”

Intervista a Joe & Grace Commoner, “Blue Sky e risveglio della magia pura”, Dialoghi Edizioni.

Abbiamo da poco recensito il romanzo di Joe & Grace Commoner, “Blue Sky e risveglio della magia pura”, edito da Dialoghi Edizioni, e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con loro.

 

D: C’è qualche personaggio che vi assomiglia di più?

R: Abbiamo cercato di inserire “un po’ di noi” in ogni personaggio del libro (il modo di parlare, il carattere, le abitudini…), ad esempio abbiamo sviluppato l’aspetto e il comportamento del protagonista Metello ispirandoci a come eravamo noi da adolescenti. Parlando invece al presente, ci è stato detto da alcuni amici lettori che Joe (anche vista la sua non più tenera età) assomiglia per diversi aspetti al drago Blue Sky, mentre Grace somiglia al satiro Brown Goat per il suo carattere ottimista e scherzoso.

 

D: Come è nata l’idea di scrivere a quattro mani?

R: L’architettura della storia era stata già pensata e messa nero su bianco da Joe quasi venti anni fa, cioè all’uscita del primo libro, ma per diversi motivi non è stata mai portata a termine. Poi, dopo aver fatto leggere il primo libro a Grace, lei si è offerta di aiutare Joe nella stesura del romanzo, che è stato diviso in due parti: Joe ha scritto la trama relativa al mondo reale e Grace la trama ambientata nel Mondo dell’Apparenza.

 

D: Dopo aver finito il primo volume, cosa accomuna e cosa differenzia quest’opera a quella precedente?

R: La grande differenza sta nel Mondo dell’Apparenza stesso: sebbene non cambi il suo aspetto né cambino le creature che lo abitano, il Mondo dell’Apparenza si conforma al protagonista che lo esplora: per Miriam (protagonista del primo libro) appariva come un mondo che cercava di metterla in guardia dalle false apparenze, insegnandole che “non tutto ciò che luccica è oro” mentre per Metello (protagonista di questo sequel) appare come una terra piena di sfide che mettono alla prova le sue stesse emozioni e che vanno affrontate con un pizzico di saggezza e molta fiducia in se stessi.

 

D: Avevate già in mente di farne una saga?

R: Sì, come già detto prima, l’idea era venuta per la prima volta in mente a Joe  quando ha pubblicato il primo libro. A proposito, vi sveliamo un segreto… non appena abbiamo terminato di scrivere “Blue Sky e il Risveglio della Magia Pura” ci è venuto in mente l’idea per un altro sequel, che formerebbe una “Trilogia del Mondo dell’Apparenza”. Nel primo libro la protagonista è stata Miriam, nel secondo Metello, nel terzo chi lo sa? 🙂

 

D: Il romanzo ha lo spirito della fiaba, eppure è adatto ad un pubblico di adulti, a quale target vi siete rivolti mentre lo stavate scrivendo?

R: La principale fonte di ispirazione sono state senza dubbio le storie di Esopo, che nella semplicità delle loro trame racchiudono degli insegnamenti molto importanti sia per i giovani che per gli adulti. Se dovessimo definire una fascia d’età più specifica, potremmo dire che il nostro è un “young-adult fantasy”, cioè un’opera principalmente per ragazzi (infatti la stiamo proponendo come testo di narrativa per le scuole medie) ma godibile anche dagli adulti.

 

D: Qual è stata la parte più difficile da scrivere?

R: Entrambi concordiamo nel dire che la parte più complicata è stata sicuramente la scrittura dei capitoli finali, nei quali le due trame (la trama nel Mondo Reale e quella nel Mondo dell’Apparenza) dovevano convergere e diventare l’una lo specchio dell’altra. Abbiamo dovuto fare tanta attenzione perché ogni cambiamento che apportavamo nella storia andava riportato e modificato nell’epilogo e viceversa. Alla fine, però, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a far combaciare ogni evento come fossero pezzi di un enorme puzzle.

 

D: Avete mai pensato di trasformare il vostro libro in un audiolibro?

R: In verità no, però vi ringraziamo per averci dato l’idea! Sicuramente ne terremo conto per eventuali progetti futuri riguardo il nostro libro.

 

Carissimi, vi ringraziamo per la vostra disponibilità, a rivederci e a  presto sulle pagine de I gufi narranti.

Matteo Melis

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