Intervista a  Franco Garrone “L’imprecisione perfetta”, Robin & Son.

Intervista a  Franco Garrone , “L’imprecisione perfetta”, Robin & Son.

Torna a trovarci Franco Garrone di cui abbiamo recensito a suo tempo “Un uomo a metà” e ora il suo nuovo romanzo “L’imprecisione perfetta”, edito dalla Robin&Son.

 

D: Ciao Franco, bentornato, questo tuo romanzo è completamente diverso dal precedente e la prima domanda è d’obbligo, che rapporto hai con la musica?

R: Ciao Sandra, ben ritrovata. Sì, il romanzo racconta le vicende del violinista Adam Bronte in un arco temporale che si prolunga tra il 1935 e 2011. Nel romanzo la musica, le vicende storiche e l’amore si mescolano in una trama avvincente ricca di colpi di scena. La mia passione per la musica è profonda e penetra le corde della mia coscienza, da molto che desideravo esprimerle il mio amore attraverso un romanzo. Non ho lasciato niente al caso e, prima iniziare la stesura, mi sono documentato con serietà per descrivere al meglio i passaggi che parlano delle tecniche musicali e dei brani che vengono citati nelle pagine.

 

D: Anche questo romanzo è collocato in zona Seconda Guerra Mondiale, perché questa scelta?

R: Il romanzo inizia con il compimento dell’undicesimo compleanno di Adam e si sviluppa intorno alla sua lunga vita di musicista, passando attraverso il ventennio fascista, la Seconda Guerra Mondiale, l’immigrazione in America  e la Guerra Fredda.  Le vicende storiche determinano, nel bene e nel male, le sorti del protagonista e delle persone a lui legate.

 

D: Da come costruisci il tuo romanzo e il legame tra i due violini vien da pensare che tu creda all’anima gemella e alle “due parti della mela”, qual è il tuo rapporto con l’ amore ?

R: Nei miei romanzi c’è sempre traccia del mio essere, di come io vedo il mondo.

Il mio rapporto con l’amore è profondo, spirituale e va oltre l’aspetto carnale. Sì, penso proprio che ognuno di noi sia alla ricerca della propria coscienza attraverso l’incontro con gli altri, non solo con la persona che ti vive accanto, ma anche con i figli, gli amici e con tutti quelli in cui giornalmente ci ritroviamo e sentiamo di essere a casa.

 

D: Questo romanzo abbiamo detto essere molto diverso dall’altro, hai trovato difficoltà nello scriverlo o tutto sommato è stato più semplice del precedente?

R: Nel primo romanzo “Un uomo a metà” la trama era legata agli eventi narrati nel diario del protagonista, il soldato Augusto Fantato.

In questo nuovo romanzo di pura finzione, ho liberato la mia fantasia, sviluppando una trama avvincente e una narrazione travolgente, La musica, la guerra e l’amore dei due protagonisti mi hanno trascinato in un’esperienza ricca di colpi di scena. In un certo senso, sono loro che mi hanno guidato attraverso le loro vicende, ho viaggiato, insieme a Adam e Irina, in una machina del tempo.

 

D: Ai nostri lettori piace conoscere meglio gli autori. Quando scrivi hai qualche abitudine senza la quale non puoi metterti al lavoro?

R: Tutto nasce da un’idea, un’ispirazione, che quasi sempre si palesa davanti a uno specchio mentre mi rado al mattino. Poi dall’idea, lavoro sulla trama, cercando di svilupparla nei minimi particolari. Una volta che ho la trama, la divido per capitoli e iniziò a dare forma al romanzo. Ogni capitolo viene, a sua volta, suddiviso in scene. Solo dopo questa prima fase inizio a scrivere, prima l’incipit e poi le varie scene. Per navigare nel profondo mare della narrazione devo possedere la carta nautica e la rotta, senza questi strumenti non riesco a lasciare il porto, però spesso succede, che lungo la rotta, il viaggio si arricchisca di nuove idee e nuovi personaggi.

 

D: C’è qualche scrittore al quale ti ispiri?

R: Leggo di tutto, non mi concentro su autori particolari, ma amo i romanzi, di Barricco, Murakami, Follett, per citarne alcuni.

 

D: Stai lavorando ad un nuovo progetto?

R: Sì, a settembre dovrei pubblicare il mio nuovo romanzo, un thriller storico ambientato nel III secolo d.C. in pieno Impero Romano, in un piccolo municipio al confine con la Gallia Cisalpina, si intitolerà: Sangue su Albintimilium.

 

Grazie a Franco Garrone per essere tornato a trovarci, arrivederci a presto sulle pagine de I gufi narranti.

Grazie Sandra, grazie Gufi narranti, per avermi ospitato ancora nel vostro prezioso Blog, a presto con il nuovo romanzo.

 

Sandra Pauletto

 

 

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