Recensione: Un uomo a metà (diario di un Ardito) – Franco Garrone – Youcanprint
Il romanzo autoprodotto di Franco Garrone affronta un tema di cui va sempre bene tenere alta la memoria, soprattutto per quanto riguarda le nuove generazioni: quello della prima guerra mondiale.
Un racconto impostato come il passaggio di una testimonianza da un reduce al nipote, il resoconto di una vita travolta e stravolta dalla guerra.
Questa è una breve storia di formazione basata su fatti realmente accaduti, si legge molto rapidamente, è pervasa di sentimenti forti, sullo sfondo di un evento che ha segnato la storia dell’umanità.
Dolcezza dell’infanzia, grande amore per la famiglia, tristezza per una vita difficile da un punto di vista economico ed emozioni forti per le crudezza di qualcosa di così duro come l’evento bellico, che porta gli esseri umani a distruggersi a vicenda per meschine brame di potere spirito di sopraffazione, sono tutti gli ingredienti de Un uomo a metà, ma non mancano però speranze, gioia di vivere anche se conquistate a caro prezzo.
Il libricino autoprodotto di Franco Garrone è corredato di un’appendice interessante a base di riproduzione di testi autografi e disegni del militare.
Sicuramente un’opera consigliata a chi, come me, ama la storia e tutte le lezioni che essa auspicabilmente dà, è un libroti non ha età e che vale la pena non solo leggere ma anche rileggere.
Un uomo a metà è libro che con i limiti dell’auto produzione è capace di dare ulteriori informazioni e punti di vista sul primo conflitto mondiale.
testimonianza preziosa visto che, per ovvi motivi di tempo, i testimoni diretti sono ormai quasi del tutto scomparsi.
Libro da leggere e su cui riflettere, perché la guerra rimane guerra che sia essa passata da tempo o ancora in corso e non possiamo permetterci che il tempo ne cancelli la memoria.
Matteo Melis