Recensione: Il colpo perfetto   Pier Emilio Castoldi (Mursia)

Recensione: Il colpo perfetto   Pier Emilio Castoldi (Mursia)

 

Ognuno di noi nella propria esperienza di lettura si sarà trovato a provare empatia per un personaggio particolare, a provare quasi dei sentimenti reali verso questo personaggio, sentimenti come amicizia, ammirazione, certi casi di amore, proprio come fossero persone reali. È normale che quando questo personaggio esce di scena ci rimane un po’ di amaro in bocca, ci dispiace.

Io ho provato questo sentimento quando Pier Emilio Castoldi ha deciso di non proseguire con la narrazione delle avventure di Dante Ferrero, sua fortunatissima creatura.

Fortunatamente per me questo vuoto Castoldi lo ha riempito con la sua nuova creatura, il detective Ludo Mayer protagonista di “Il colpo perfetto” (Mursia).

Anche con questo personaggio Pier Emilio Castoldi continua a camminare nel solco già tracciato, narrando storie avvincenti e coinvolgenti senza mai fare ricorso ad espedienti quali inseguimenti pazzi, sparatorie da far west, personaggi eccessivi ed inverosimili, o lasciare spazio all’irrealtà.

Ludo Mayer è una persona normalissima che di mestiere fa l’investigatore privato, per intenderci quello che in genere scopre se hai truffato l’assicurazione o se hai l’amante, e che deve fare i salti mortali per arrivare dignitosamente alla fine del mese. Ludo fa coppia fissa con Giulia, una ragazza “normale” che fa l’architetto, con la quale vive una normalissima storia d’amore fatta di sentimenti semplici ma intensi, di romanticismo e di scazzi, come è normale che succeda tra innamorati.

Ad un certo punto una serie di circostanze portano il nostro protagonista ad indagare su uno strano omicidio avvenuto in un campo di golf.

Poi i cadaveri diventano due e qui il gioco si fa delicato ma anche interessante…

La cosa bella del personaggio di Ludo Mayer è che non è il classico detective che agisce alle spalle delle forze dell’ordine, che fa lo spaccone e si mette ad indagare fregandosene di tutto e di tutti.

Ludo, assieme all’indispensabile Giulia, riesce piano piano a mettere insieme i pezzi del puzzle e poi da ligio cittadino informa dei suoi progressi il commissario De Luca, ufficiale incaricato delle indagini, lasciando che sia lui ad attivarsi per assicurare i colpevoli alla giustizia.

Ogni personaggio viene raccontato in maniera molto precisa e puntuale, decritto sia fisicamente che psicologicamente in maniera davvero magistrale, così come pure le ambientazioni ci vengono presentate in maniera molto accurata ma mai pesante.

Il romanzo risulta davvero molto godibile, piacevole da leggere, arricchito da uno stile narrativo sobrio, mai, per così dire, urlato, ma anzi ricco, come Pier Emilio Castoldi ci ha sempre abituato a fare, di ironia e di momenti in cui sorridere è d’obbligo.

Credo che “Il colpo perfetto” sia una perla nel mare magnum del mondo della letteratura moderna, ritengo che sia uno di quei romanzi che riconciliano con la lettura, uno di quei libri a cui è impossibile non affezionarsi.

Sinceramente non vedo l’ora che Castoldi dia alle stampe una nuova avventura che veda protagonista Ludo Mayer, personaggio che, secondo me, ha tanto potenziale, tanto da dare e da dire, che credo abbia le carte in regola per ritagliarsi uno spazio speciale nel cuore dei lettori che avranno la fortuna di incontrarlo lungo il loro cammino letterario.

In coda volevo fare una menzione particolare per la divertente strategia di marketing che ha messo in piedi su Facebook.

Se vi capita di fare un giro su questo social cercate la pagina di Pier Emilio Castoldi e vedrete che alla fine vi convincerete che questo libro va comprato senza indugio.

D’altronde certe testimonianze non possono restare inascoltate.

David Usilla

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