Intervista a Luciana De Palma – Piccoli inconvenienti prima della felicità –

INTERVISTA A LUCIANA DE PALMA – “PICCOLI INCONVENIENTI PRIMA DELLA FELICITÀ” – LES FLANEURS EDIZIONI.

 

Abbiamo da poco recensito “Piccoli inconvenienti prima della felicità”, scritto da Luciana De Palma, edito da Les Floneurs Edizioni e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autrice. Buongiorno, grazie essere passata a trovarci, possiamo darci del tu?

  • Qual è la caratteristica della protagonista che ti assomiglia di più?

R: Sicuramente la testardaggine. E l’orgoglio. Mi piace seguire la strada che mi suggerisce l’istinto e questo mi porta a credere con ostinazione che ciò che per me è vero sia anche giusto. Per il novanta per cento delle volte i riscontri della mia testardaggine sono positivi.

 

  • C’è qualcosa che rimpiangi dei “tempi passati” o è tutto da buttare?

R: Di solito non rimpiango nulla. Però, se penso ai tempi passati, sento che è andato smarrito quel senso del tempo che dava valore ai gesti, alle parole, alle intenzioni. Oggi tutto si riduce ad una immediatezza feroce che non consente né di andare in profondità né di creare qualcosa di duraturo.

  • Autrice di romanzi e poesie, come nasce il tuo amore per la scrittura?

R: La mia passione per la scrittura nasce come conseguenza di quella per la lettura. Ogni sera mia madre mi leggeva le favole che nella mia testa piantavano semi da cui germogliavano interi mondi di fantasia. Mi trovavo talmente a mio agio con tutti i personaggi di quelle storie che alla fine ho voluto dare forma a quello che la mia immaginazione nel frattempo andava prendendo forma. E così ho scoperto il piacere orgasmico della scrittura.

  • Com’è cambiata la vita per le donne in famiglia ora? Credi sia davvero tutto tanto diverso?

R: Penso che non sia cambiato nulla. Il carico degli impegni familiari è sempre poggiato sulle donne, almeno nella maggior parte dei casi. Le aspettative nei confronti delle donne sono sempre altissime e questo rende le loro responsabilità spesso faticose, oltre che dolorose. Si è poco disposti a chiudere un occhio di fronte alla libertà o alle libertà che una donna si assume. Simone de Beauvoir ha detto che una donna libera è esattamente il contrario di una donna leggera, ma la società è lontanissima dal comprenderlo.

 

  • Da scrittrice/lettrice c’è un libro che hai letto e ha segnato la tua vita?

R: Devo dire che Delitto e castigo, letto quando avevo vent’anni, ha spalancato   in me universi che ancora oggi ruotano in maniera vertiginosa. Sebbene Nabokov non lo stimasse per niente, Dostoevskij è riuscito a portarmi nelle viscere di un’anima, dove, come per tutti, si annidano le più terribili faccende della vita.

 

  • Qual è stata la parte del tuo romanzo più difficile da scrivere?

R: Quella in cui Ciccillo, il marito della protagonista Titina, a causa di un ictus perde la parola. In quelle pagine Titina, donna di fuoco, si accorge di quanto le manchi sentire suo marito parlare perché, seppure sempre poco ciarliero, Ciccillo sapeva arginare con gentilezza e garbo gli incendi che Titina appiccava intorno a sé con il suo carattere indomito e volitivo.

 

  • Stai lavorando a un nuovo progetto?

R: Ho ultimato il quarto romanzo che ora sto rivedendo. In vista c’è anche un saggio su una scrittrice che ritengo fondamentale leggere e rileggere. E continuo ad occuparmi anche di recensioni. Senza leggere, non si può, anzi non si deve scrivere. È una lezione che ho imparato tantissimi anni fa!

Sabina Bernardis

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