La felicità si racconta sempre male – di Gaudenzio Schillaci – DIALOGHI EDIZIONI

RECENSIONE: La felicità si racconta sempre male – di Gaudenzio Schillaci – DIALOGHI EDIZIONI

 

la felicità si racconta sempre maleLa felicità si racconta sempre male è il romanzo di esordio di Gaudenzio Schillaci. Un noir decisamente originale per la struttura atipica rispetto ai soliti cliché.

Predomina nel libro la parte introspettiva rispetto all’azione. Si entra nel passato della vittima, Gerri Santiloro, di cui ripercorriamo i giorni, attraverso una lettera che si presume abbia lasciato lui e i ricordi della donna che amava.

A questo vanno aggiunte le riflessioni dei due uomini che indagano sulla morte di Gerri: l’ispettore Bonanno e il commissario Bovio, lui è  a mio avviso il personaggio più interessante,  perché l’autore, Gaudenzio Schillaci, ci fa conoscere i sentimenti e gli “ingorghi emotivi”.

Il titolo del romanzo “La felicità si racconta sempre male”  è indice della natura riflessiva del noir. Nessun titolo d’effetto tipo: una quarantaquattro magnum… o il cadavere nel lago…o robe simili,

Nel libro la felicità è una chimera di cui solo alcuni possono essere certi dell’esistenza e  ha fatto capolino, a volte e sempre per poco tempo, nella vita dei personaggi creati da Gaudenzio Schillaci.

C’è molto nel romanzo di Schillaci ambientato prevalentemente in una Catania di pochi anni fa, forse contemporanea alla stesura del libro.

L’autore è abilissimo nelle parti descrittive sia come caratteristiche dei personaggi che a livello ambientale. Si percorrono le strade, i panorami e gli orizzonti della città in contrasto con il velo di nostalgia e insoddisfazione che affiora delle parole dei protagonisti dove: “La felicità esiste ma non serve a niente” e ancora è “un inutile meraviglia”.

Vale la pena rincorrere la felicità, se una volta ipoteticamente raggiunta, si ha paura di riceverla?

E allora da essa si scappa, dando anche il peggio di sé, per poi ricorrerla, mentre  tra amori, tradimenti, omicidi, suicidi, potere e disonore, correttezza e lealtà, il mondo  continua a girare, lasciando che la felicità faccia capolino sulla vita e sulla morte.

Sandra Pauletto

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