Recensione: “La chiamavano Nocciolina” – Emiliana Erriquez – Les Flaneurs edizioni

Recensione: “La chiamavano Nocciolina” – Emiliana Erriquez – Les Flaneurs edizioni

 

Il romanzo è una sorta di biografia e omaggio alla memoria della madre dell’autrice.

Il titolo richiama il nomignolo con il quale affettuosamente la donna veniva chiamata prevalentemente per il colore dei suoi capelli biondo scuro.

Il libro offre uno squarcio su un mondo sempre più lontano dal nostro, in cui le famiglie erano numerose, patriarcali e dove pur di lavorare si era disposti ad emigrare.

“La chiamavano nocciolina “è in qualche modo un inno all’indipendenza femminile per la quale la protagonista ha combattuto nel corso della sua vita e che ha voluto ed è riuscita a trasmettere ai suoi figli.

Molte delle realtà di cui la figlia di Nocciolina, ossia l’autrice del romanzo Emiliana Erriquez ci racconta sono fortunatamente superate almeno per quanto riguarda gran parte dell’Italia..

La donna non è più vista come un individuo il cui solo compito è quello di accudire la casa e di fare numerosi figli,  cosa invece più che diffusa, oserei dire la normalità ai tempi di Nocciolina.

Il volume edito dal Les Flaneurs dalla delicata copertina di Aurora Milella  si sviluppa indicativamente sulle 150 pagine.

Un libro che fa riflettere su com’era la vita un tempo, su come le cose siano cambiate e offre la possibilità di decidere se in meglio o in peggio, ma soprattutto su come l’amore di una figlia possa essere così forte e puro da spingerla a fare della vita della madre un libro, affinché tutti possano conoscere la sua fierezza è l’ennesima dimostrazione di come  sia stato forte il loro legame madre e figlia.

 

Matteo Melis

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.