Recensione La geometria del ragno – Carmen Nolasco (Les Flâneurs Edizioni)

Recensione La geometria del ragno – Carmen Nolasco (Les Flâneurs Edizioni)

In un mondo dove ormai l’arte è “usa e getta”, dove libri e musica nascono per essere consumati velocemente e poi passare di moda, c’è ancora qualcuno che ha voglia di investire sulla qualità, su un prodotto che può avere le potenzialità per durare nel tempo. Questo è ciò che ha dimostrato di saper fare Les Flaneurs Edizioni, investire su autori che fanno della qualità una stella polare, per dare al lettore più esigente la possibilità di trovare scritti all’altezza delle proprie aspettative. La “La geometria del ragno”, ultimo lavoro di Carmen Nolasco, conferma questa nobile tradizione, conferma che questa casa editrice sa riconoscere la qualità e sa investire su di essa. La protagonista di questo romanzo è Anush Mariani, donna cresciuta in Egitto, figlia di padre italiano e madre armena, donna che impariamo a conoscere man mano che la narrazione va avanti. E’ proprio la protagonista in una sorta di lungo monologo a raccontarci ciò che l’ha condotta a ritrovarsi una sera, alla vigilia di Natale, in una stanza a raccontare ad un’altra persona, Gregorio Della Torre, la sua vita, i suoi drammi, i suoi ricordi, i suoi rimpianti. Tutto nasce da un messaggio arrivato via Messenger. Da li in poi è un crescendo di emozioni forti in un racconto che inizia a tingersi di giallo, che diventa sempre di più ricco di suspense e colpi di scena. È un continuo andirivieni tra i ricordi del passato, a tratti felice e spensierato ed a tratti più triste e malinconico, ed il presente, un’altalena di emozioni anche molto intense, un caleidoscopio di sensazioni che rendono l’esperienza di lettura tutt’altro che banale. È un racconto che nella sua essenza è traboccante d’amore e di forza, quell’amore e quella forza che una mamma non può fare mai fare a meno di donare ai propri figli. Una cosa mi ha colpito e mi ha fatto riflettere nel leggere questo racconto: l’accenno al confronto fra culture, religioni e realtà diverse dalla nostra, paesi lontani descritti anche da odori, sapori, atmosfere e tradizioni che a noi possono sembrare inconcepibili.  È un romanzo di quelli che entrano dentro l’anima, negli spazi più reconditi del nostro essere, negli anfratti più nascosti delle nostre emozioni e che merita di essere letto

David Usilla

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