Recensione film: L’ULTIMO ANELLO DELLA FOLLIA – T. Breviglieri

L’ULTIMO ANELLO DELLA FOLLIA

L’ULTIMO ANELLO DELLA FOLLIA

Titolo originale: Cord

 

Lingua originale: Inglese

 

Paese di produzione: Canada

 

Anno: 2000

 

Durata: 100 minuti

 

Genere: Thriller/Drammatico

 

Regia: Sidney J. Furie

 

Sceneggiatura: Joel Hladecek, Yas Takata

 

Produttore: Gary Howsam, Pieter Kroonenburg, Richard Findlay

 

Produttore esecutivo: Jeff Geoffray, Walter Josten, Gilles Paquin

 

Fotografia: Curtus J. Petersen

 

Montaggio: Saul Pincus

 

Musiche: Robert Carli

 

Cast: Daryl Hannah, Jennifer Tilly, Bruce Greenwood, Vincent Gallo

 

 

In L’ultimo anello della follia, una coppia come tante è al centro della storia. Jack e Ann sono sposati e vivono una vita normale fatta di casa e lavoro. Si amano moltissimo e raggiungono l’apice della felicità quando Ann scopre di aspettare un figlio. Purtroppo la loro gioia è destinata a durare pochissimo dato che qualche tempo dopo, la donna sparisce e pare sia stata uccisa. Ho usato il condizionale perché questo film riserva delle sorprese e ovviamente mi fermo per non svelarvi nulla se non lo avete ancora visto.

 

La trama sembra accattivante, ma in realtà la storia lascia un po’ a desiderare. Personalmente, ritengo che questa pellicola abbia diversi punti morti che fanno cadere lo spettatore nella noia. Forse tutto è incentrato per troppo tempo sulla coppia felice che ricorda tanto la pubblicità del “Mulino Bianco” e inizia ad essere interessante sostanzialmente verso l’epilogo finale. L’idea sarebbe buona se non fosse stata costruita nel modo sbagliato. Inoltre, ci ricorda qualcosa di già visto, non solo al cinema ma anche nella reale vita di tutti i giorni. Anni fa, accadde un caso molto simile anche se non in Italia; questo comunque ci fa capire quanto la mente umana sia capace di sviluppare pensieri negativi che portano a compiere atti davvero indegni contro le persone.

 

Sicuramente, la storia in questione dà uno spunto per riflettere anche perché tutti i giorni ci vengono propinati avvenimenti poco edificanti che spesso portano a conclusioni mortali. La televisione, la radio e i giornali non mancano di annunciare quasi tutti i giorni, storie di rapimenti, omicidi, femminicidi in quantità industriale e questa storia, al di là di come è stata costruita non fa altro che confermare che gli esseri umani sono capaci di compiere azioni terrificanti verso i loro simili.

Per cui, anche se questo film non è eccezionale, racconta uno spaccato di vita che non vorremmo mai conoscere ma certe situazioni purtroppo accadono e si ripetono all’infinito come in una sorta di loop dal quale, forse, non ne verremo mai fuori. Dato che questa pellicola ci ricorda quanto è cattivo l’essere umano, il mio voto è un 7 pieno.

Teresa Breviglieri

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