Tremagi e il rasoio di Occam di Paolo Pietrangeli (Todaro editore)

Tremagi e il rasoio di Occam di Paolo Pietrangeli (Todaro editore)

 

Il 22 novembre 2021  si è spento Paolo Pietrangeli, grande cantautore, apprezzato scrittore, artista a tutto tondo che ha segnato sicuramente un’epoca.

Prima di andarsene però ci ha lasciato un’ultima perla, un libro di grande valore, un giallo avvincente ed intrigante: Tremagi e il rasoio di Occam (Todaro Editore).

Il protagonista del romanzo, colui attorno a cui gira tutta la vicenda, è Giorgio Tremagi (anagramma di Maigret) proprietario di una libreria/polpetteria, personaggio molto particolare, tutt’altro che perfetto, non proprio onesto con se stesso e con gli altri, ma sicuramente ricco di fascino e con una dote particolare: quella di riuscire a leggere i sogni altrui.

Attorno a lui si muovono molti personaggi, praticamente  tutto un quartiere, scorrono vite che si intrecciano tra loro.

Questo è un romanzo dove ogni personaggio è essenziale, dove tutti sono ingranaggi indispensabili per lo sviluppo della trama, nulla è superfluo. Uno di questi personaggi è Alfredo, il barbiere da cui Tremagi va per farsi tagliare la barba, che utilizza ancora il suo vecchissimo rasoio a mano soprannominato “Il rasoio di Occam”. Questo soprannome da il titolo al romanzo e simboleggia in un certo senso la necessità di tagliare il superfluo, di non complicare le cose che si possono tranquillamente affrontare con semplicità, come insegnava il religioso francescano vissuto a cavallo tra il 1200 e 1300: Guglielmo di Occam.

Il romanzo è il seguito di “La pistola di Garibaldi, e Il problema di Giorgio Tremagi” (Biblion Edizioni) Tra le varie situazioni racconta proprio gli sviluppi degli avvenimenti che avevano caratterizzato il primo episodio della serie.

Si aprono poi nuovi scenari che portano gli eventi a fare un ping pong tra Roma e Salerno,  omicidi, ricatti, furti, situazioni rocambolesche e momenti di tensione.

In primo piano ci sono però le riflessioni di Tremagi, i suoi dubbi, le sue paure, i suoi tormenti, la sua insoddisfazione per una vita che non è come la sognava. È il classico romanzo che va letto davanti al caminetto con una bella tazza di the caldo vicino, che va assaporato parola per parola, in cui bisogna immergersi totalmente lasciandosi cullare dalle atmosfere, dalle sensazioni, dalle emozioni. Sono convinto che quando artisti del calibro di Paolo Pietrangeli lasciano questo mondo il vuoto che rimane è difficilmente colmabile, però sono altresì convinto che il loro lascito intellettuale ed artistico sia un patrimonio del quale ognuno di noi deve fare assolutamente tesoro.

David Usilla

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