Recensione “Lo sguardo inquieto” Berardino Palumbo – Marietti editore
Tutti coloro che si interessano o studiano l’antropologia non hanno bisogno che gli si spieghi chi è il prof. Berardino Palumbo, essendo senza tema di smentita una tra le voci più autorevoli dell’antropologia in Italia.
Il suo ottimo testo: “Lo sguardo inquieto” si legge come un romanzo ma ha la precisione documentale del saggio.
Una lettura scorrevole che avvicina all’antropologia i neofiti e in alcuni passaggi allieta chi l’antropologia lo studia. Il testo è fondamentalmente diviso in tre momenti o ricerche.
In tutte e tre l’aspetto antropologico si fonda con le riflessioni del protagonista e sono proprio queste che permettono al lettore una maggiore partecipazione emotiva.
Anche questa volta il prof. Berardino Palumbo offre al lettore nuovi spunti e interessanti riflessioni attraverso il racconto dei suoi viaggi e delle sue ricerche in Sicilia, nel Sannio e in Ghana.
La scrittura è altamente divulgativa per quanto a volte necessiti di una tecnologia una terminologia specifica. Se l’antropologia è per voi qualcosa di sconosciuto ma siete persone curiose e sempre pronte a imparare cose nuove, beh “Lo sguardo inquieto” è un libro che non delude, anzi apre alla riflessione e all’approfondimento verso il quale (a prescindere dall’argomento) bisogna sempre riservare un occhio di riguardo.
Lo sguardo inquieto edito da Marietti editore conta nella sua versione cartacea 216 pagina ma è disponibile per chi lo preferisce anche nel formato digitale.
Sandra Pauletto