Votto – Panbauletto (EP)
Anno: 2020
Paese di provenienza: Italia
Genere: emo, indie
Membri: Daniele – chitarra e cori; Francesco – basso e voce; Samuele – batteria; Matteo – chitarra e cori
Casa discografica: autoprodotto
- Come Riconoscersi
- Fondo/ Panbauletto
- Animali
- Tuffo Di Testa
Per fortuna non tutte le sorprese del 2020 sono tragiche. A volte sanno anche essere bizzarre. Ad esempio: come non avrei mai pensato di dover portare per un anno una mascherina, non avrei nemmeno immaginato che gli Stasi avrebbero cambiato nome in Votto! E invece eccoci qui, ad ascoltare le mille ragioni per le quali l’emo sia così importante, sentito e viscerale per i nostri quattro (per altro con un Daniele fresco fresco di inserimento nel gruppo). Gli Stasi (ciò che furono i Votto) si sono fatti vedere un bel po’ in territorio piacentino, ma anche altrove, e la loro prima fatica registrata (una demo digitale) li aveva un po’ lanciati come la nuova sensazione dell’indie emo nostrano. Un trascorso che però è oramai percepito dai suoi artefici come qualcosa di superato, che necessita di un cambiamento, a partire appunto dal nome.
votto.bandcamp.com/album/panbauletto-2
Panbauletto è l’EP, autoprodotto, nei Monolith Studio bresciani di Michele Marelli, con cui i Votto vogliono dire:” Presente, siamo tornati e la nostra musica ha sempre più emozioni da trasmettere”. Come mai è successo prima infatti il gruppo piacentino cerca di inserirsi nella scia struggente di Fine Befoure You Came e Riviera, mettendoci tutto l’impeto possibile, ma mai rinunciando ad un tratto poetico e molto, molto, molto, molto malinconico. Per cui, tornando a ciò che ho detto in apertura di recensione, non è che ci sia da strapparsi i capelli dalla gioia in realtà, ma che ci volete fare? E’ l’anno delle sofferenze. E comunque, al di là delle sfighe, Panbauletto è un lavoro niente male. Per entrare veramente nel merito e nel vivo di tutto ciò è sicuramente necessario soffermarsi su Fondo/ Panbauletto, la traccia più ambiziosa e riuscita di questo mini album. La percezione di un testo veramente personale e l’incedere sofferto, mai fine a se stesso, uniti ad una prova vocale quasi teatrale, danno l’idea di una maturità acquisita di spessore. Intensità che condivide con un altro punto molto alto dell’EP che è Tuffo Di Testa. Semplicemente catartica. Detto ciò, con questo assaggino non resta altro che congedare i Votto per aspettarli ad un disco più lungo e magari… ancora più intenso!
Voto: 8
Zanini Marco