Riviera – Contrasto – La band raggiunge un altro livello compositivo.

Riviera – Contrasto

Anno: 2018

Paese di provenienza: Italia

Genere: indie/ emo/ rock alternativo

Membri: Giacomo – chitarra; Matteo – basso; Francesco – batteria; Andrea – voce e chitarra; Paride – tromba

Casa discografica: To Lose La Track

  1. Lava
  2. Bronte
  3. Scogli
  4. Michele In Bici
  5. Giaguaro
  6. Rodeo
  7. Terrazzo
  8. Disordine

Negli ultimi anni il nome dei Riviera si è stagliato sul mondo della musica indie underground. Il quintetto romagnolo ha inserito le proprie coordinate puntando dritto verso l’emo e il rock alternativo, ma senza scarsa fiducia nell’innovazione. Si può dire infatti che la musica dei Riviera sia perfettamente riconoscibile. Sarà per quella tromba buttata in mezzo alla mischia, che fa’ un po’ Meganoidi; particolare che nel marasma di chitarre punk rock risalta immediatamente e non può che sorprendere per la bellezza con cui vi si inserisce. Ad una volontà così sofisticata (qualcuno direbbe radical chic o hipster) i nostri accostano un approccio piuttosto lo fi, come dire: belli ma non troppo. Ciò che ne viene fuori è un quadro di matura giovinezza, che rivolge continuamente lo sguardo ai ricordi, alla nostalgia e ad uno stile di vita, piantato nei sentimenti, che ha lasciato macerie nell’anima. Molto più di altri gruppi i Riviera si ricordano, oltre che per la musica, per le sensazioni che suscitano, che portano spesso alla commozione. Contrasto è un disco che risalta perfettamente la loro attitudine e stabilisce il passaggio ad un livello compositivo e di coesione superiore. Ne è un ottimo esempio la struggente Lava, implacabile nella sua emotività. A costituire una sorta di linea continua con la Sicilia, dopo arriva Bronte, dove fittissime chitarre scavano nell’anima come fossero vanghe che dissotterrano i resti dei nostri sentimenti. Il finale strumentale ragazzi è da tramandare ai posteri. Attraversa i generi sfondando nel rock classico. La traccia successiva è Scogli (e ora mi viene da pensare che il brain storming del gruppo avesse come punto di partenza la parola mare). Qui le chitarre si agitano in sottofondo producendo un tormento per l’anima. Un brano eccezionale che costituisce, con la seguente Michele In Bici, una combo da applausi. In quest’ultima, affidata ai soli strumenti, assistiamo ad un episodio compositivo di una sensibilità superiore, come se gli U2 suonassero rock alternativo. Come nessun altra canzone su Contrasto, Giaguaro rappresenta il livello di maturità acquisito. In maniera semplicemente dirompente la tromba fa’ il suo ingresso e sembra urlare: siamo i Riviera e ciò che facciamo è unico. L’album poi viene concluso da tre tracce ottime: Rodeo, malinconica e straziante, da applausi, la fantastica Terrazzo e Disordine.

Chiamatela pure roba da ragazzini depressi, musichetta da pseudo intellettuali, perchè sono sicuro che qualcuno lo pensi. Io non ho sentito niente di tutto ciò. Ho sentito un gruppo con gli attributi, un gruppo che sa comunicare quello che vuole comunicare. E questo lo fa’ in un modo che da i brividi. Brividi di nostalgia, malinconia, amore, sofferenza, disperata felicità per aver vissuto certi momenti e ricordarli ancora.

Voto: 10

Zanini Marco

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