Intervista a Ezio Gavazzeni – Garzaia della Roggia Torbida – Fratelli Frilli Editori

Intervista a Ezio Gavazzeni – Garzaia della Roggia Torbida – Fratelli Frilli Editori

Abbiamo da poco recensito “Garzaia della Roggia Torbida” (Fratelli Frilli Editori) di Ezio Gavazzeni e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con lui per parlare del suo ultimo libro, farci raccontare qualcosa di lui e dei suoi futuri progetti

Buongiorno Ezio, grazie per aver accettato di chiacchierare con noi. Mi permetto di darti del tu se per te non è un problema:

  • È la prima volta che abbiamo il piacere di recensire un tuo libro e che quindi abbiamo il piacere di intervistarti. Ci piace prima di tutto imparare a conoscere l’uomo che si cela dietro l’artista, ci puoi raccontare qualcosa di te?

 

EG: Sono uno scrittore milanese con un lungo passato in editoria. Ho lavorato come correttore e revisore per importanti riviste come Capital; Donna Moderna; Elle; Marie Claire; Moindo Economico; Il Mondo; L’Europeo e mi fermo qui. Poi mi sono occupato di libri delle collane Mondadori quali I Gialli Mondadori; Urania; Best Seller; Segretissimo; I Romanzi.

Quello che posso aggiungere che le nottate che per due decenni ho passato con le redazioni e i giornalisti, a chiudere riviste sono state per me una scuola di vita insostituibile.

 

  • Manlio Rune è un personaggio davvero interessante ed affascinante a cui è facile affezionarsi. Come è nata l’ispirazione per crearlo?

 

EG: in auto, mentre guidavo, ormai sette anni fa. Come mi capita spesso le migliori idee mi nascono quando sto guidando. Cercavo un personaggio seriale, che non fosse il solito “commissario”, “ispettore”, “ispettora” ecc., un personaggio “non istituzionale” e a un certo punto mi nasce questo nome in testa: Rune. Il nome è stata solo una conseguenza: Manlio Rune, investigatore per le assicurazioni. Dicono di lui: “Sembra uscito dalla lavatrice ma si sono dimenticati di stirarlo”.

 

  • La Garzaia della Roggia Torbida esiste davvero come riserva naturale, come mai hai deciso di ambientare un noir proprio in questo luogo?

 

EG: Quando l’ho vista per la prima volta mi è rimasta impressa e ho deciso di ambientarci una storia intorno. Un territorio vasto, coperto di vegetazione, alberi giganteschi e fitti, immersi in un metro e mezzo di acqua. Un luogo inospitale, paludoso ma pieno di fascino. Un “grande attrattore”, l’ho definita, delle vite di tutti quelli che ci vivono intorno.

 

  • Spesso il noir è una cornice perfetta per raccontare qualcosa che va al di là della semplice indagine, per poter puntare l’obiettivo su problemi reali. In questo caso poni l’accento su alcune situazioni molto attuali tipo il traffico di scorie radioattive, la prostituzione online, le spose comprate all’estero e non solo. Come mai hai voluto affrontare questi temi?

 

EG: Mi interessava mettere a fuoco la provincia con tutte le sue contraddizioni. Gli uomini e le donne che ci vivono, che non sono così “bucolici” come possono sembrare a uno sguardo troppo “cittadino” ma sono invece figure inquiete che devono combattere, da un lato con i pregiudizi, la “modernità” incipiente, che stravolge le loro vite, come quelle di tutti noi, e dall’altro lato con i propri sentimenti.

 

 

  • Se guardo la produzione della casa editrice Frilli, vedo che spesso gli autori uniscono le loro penne in una sorta di crossover e fanno collaborare i loro personaggi. Pensi che un giorno Manlio Rune possa collaborare con qualche altro personaggio della scuderia Frilli? Con chi credi che Rune potrebbe trovarsi meglio?

 

EG: Nomi per ora non ne faccio ma sicuramente con una donna. Manlio Rune ha affinità con le donne, riesce a stabilire con loro dei rapporti intensi e non banali. Le donne di lui si fidano… credo che una donna sia il naturale partner per un personaggio così “ruvido”.

 

  • Manlio Rune è sicuramente un personaggio che entra facilmente nel cuore dei lettori, uno di quelli che dispiace salutare una volta arrivati alla parola “Fine”. Hai già in mente nuove avventure per lui?

 

EG: Sì, certo. Posso solo dire che nelle prossime storie ritornerà a Milano che è anche la sua città dove vive e si muove senza fatica e anche dove ha i suoi migliori “amici”: Rolando Maggi detto “Gesso”; “Metz”; Elena Strada; il commissario Michael Banti…

Grazie mille Ezio Gavazzeni per la tua disponibilità e per il tempo che ci hai dedicato. Speriamo di averti presto nuovamente qui sulle nostre pagine.

EG: Grazie a voi per la bella chiacchierata e per la disponibilità. Un grazie sentito anche da Manlio Rune.

 

David Usilla

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