Egg Idiot – Help! – Un garage punk perduto… ma benedetto!

Egg Idiot – Help!

Anno: 2022

Paese di provenienza: Germania

Genere: rock alternativo/ garage punk

1. Airfried One

2. Pills In My But

3. Feel Like A Dog

4. Trunk

5. Meltdown

6. Sons Best

7. Red Minivan

8. 6

9. Guess Who’s Calling

10. Lost But Blessed

11. Calculated Slices

12. Dad’s Shred

13. Nose Warriors

Un po’ come sarà successo a qualcuno una volta interessatosi a certi gruppi black metal i cui musicisti non tenevano particolarmente ad essere identificati o rintracciati, sono io ora a trovarmi in difficoltà a parlarvi esaurientemente di Egg Idiot (per lo meno in qualità di entità musicale), in quanto la suddetta (si presume) one man band, non lasci trapelare molte informazioni al riguardo. Vi dirò ciò che so, riferendomi ad essa come diretta emanazione dell’uomo che la rappresenta. Egg Idiot sembra un pazzo completo. Come si evince dal suo bandcamp e da un video live che vi lascio necessariamente in allegato (registrato con un tocco vintage apprezzabilissimo, in cui però compaiono per forza di cose altri musicisti) il nostro, sempre presunto, ragazzo tedesco, adora esibirsi con un particolare molto black metal, visto che ne stavamo parlando, cioè un face painting tutto scandinavo ma soprattutto indossando un gigantesco, tracotante, ingombrante, enorme, costume da uovo. 

E’ possibile ascoltare ed acquistare una cassetta di colore rosso acceso, con titolo omonimo, uscita l’anno scorso. Mentre ciò di cui parliamo nello specifico ora è la seconda opera, anche questa in cassetta, a titolo Help! (l’aiuto servirebbe a me per capire di più su tutta sta follia), e la potete trovare anche lei su bandcamp con la sua copertina a fondo viola, recante un ominide sproporzionatissimo con gli occhi fuori dalle orbite. Il tutto immerso in un rosa shocking con parti di testo scritte in verde fluo. Roba da far venire il mal di testa dopo due secondi che la si guarda. Non difficile pensare che la cosa non sia affatto casuale. La musica di Egg Idiot è schizzata a dir poco. Allucinata, sintetica, deviata, storta, ma fondamentalmente divertente. I brani sono tutti brevissimi, a prova di giovane con disturbo dell’attenzione (raramente arrivano ai due minuti) e il genere in cui si muove è quello del garage punk molto lo – fi ma con incursioni in un rock alternativo pazzoide senza troppe regole. O meglio, qui l’unica regola è produrre musica alienante nella sua dimensione distorta e bizzarra. Particolare di sicuro rilievo è l’uso delle chitarre, spinte in una compressione sonora che le avvicina a un rantolo elettronico e marziano.

Riff segmentati, robotici si accostano a parti ritmiche insistite e iper cinetiche. Si va quindi dalle sonorità più strampalate possibili di Meltdown e Sons Best ad un’azzeccatissima cover di Mike Krol (Red Minivan). Quando sarete ormai preda della lobotomia il disco sarà finito e vi starete chiedendo quanto si debba essere matti per suonare così. La risposta è: tanto quanto Egg Idiot. A parte gli scherzi, il disco è solido e si snoda in maniera tutt’altro che scontata e con una certa brillantezza nella scrittura. Premio originalità. Premio follia.

Voto: 9

Zanini Marco

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