Intervista a Pasquale Faseli – “Gustavo Rol: tra verità e certezza”

Intervista a Pasquale Faseli – “Gustavo Rol: tra verità e certezza”, autoprodotto.

 

Pasquale Faseli

 

Abbiamo da poco recensito il saggio: “Rol tra verità e certezza“, di Pasquale Faseli, autoprodotto e abbiamo la possibilità di scambiare con lui quattro chiacchiere.

 

Ciao Pasquale, grazie per essere passato a trovarci. Possiamo darci del tu?

Certamente, tra amici ci si dà del tu.

 

D: Quando ti sei imbattuto per la prima volta in Gustavo Rol?

R: Circa tre/quattro anni fa, durante un periodo in cui ero sprofondato in una inspiegabile e tormentata crisi esistenziale, costellata di notti insonni alternate da incubi. Dico inspiegabile perché non avevo e non ho problemi economici o sentimentali (sono felicemente sposato e abbiamo due figli), ma solo una mente intasata di nozioni in conseguenza della mia ultratrentennale attività di ingegnere libero professionista, insegnante di Macchine a Fluido, scrittore e studioso di Fisica Quantistica. La mia esistenza si era liquefatta e cominciava a evaporare e non provavo più la sensazione di esistere bensì di sopravvivere su una zattera in un mare in tempesta. Ma durante una delle tante notti insonni, mi apparve la classica e idilliaca luce in fondo al tunnel, che mi si manifestò con la visione di un mondo oltre la vita, che allora consideravo solo fantascienza. Le ricerche su internet mi condussero là dove il mio inconscio mi indirizzava e dove, dopo circa un anno di tribolazioni e angosce, trovai ciò a cui, senza saperlo, anelavo. Per farla breve compresi che la vita in carne e ossa che i nostri cinque sensi ci fanno percepire è solo una illusione per come la fisica quantistica ha dimostrato scientificamente. Infatti, secondo la fisica dei quanti, noi e tutto l’Universo siamo costituiti di energia, non di materia, per cui la materia con cui crediamo di esistere è solo una illusione (chiaramente tutto questo è sviscerato in modo semplice e comprensibile nel libro). Se la vita terrena è una illusione umana è evidente che anche la morte è illusione, perché in realtà la morte è solo la fine dell’illusione terrena. Dopo la morte, infatti, la nostra esistenza prosegue imperitura e ciò non esclude che i morti possano interagire con i vivi a livello energetico, ovvero in forma di sensazioni che sono manifestazioni energetiche. È evidente che a queste conclusioni sono giunto esaminando a fondo la vita di Gustavo Rol, per mezzo di biografie e testimonianze di chi lo aveva conosciuto in vita, oltre chiaramente alle registrazioni della sua voce fatte dai suoi biografi che ho ascoltato innumerevoli volte. La voce di Rol, sentita più volte mi ha permeato l’anima al punto che ho trovato la via per uscire dal tunnel in cui ero precipitato. È incredibile constatare che se mentalmente superi la tua realtà materica e ti astrai nel mondo dei sogni, che è il mondo energetico con cui siamo fatti, ti accade di percepire realmente quel mondo che noi consideriamo irreale. Infatti, è proprio nel momento in cui ebbi la piena consapevolezza di un mondo oltre la vita, che mi si presentò un evento concreto che me lo dimostrava. Ma di questo parlerò in seguito.

 

D: Qual è e qual era il tuo rapporto con la religione?

R: Alla religione mi aggrappavo nei momenti di sconforto, come fanno molti, ma poi ho compreso che la religione come ancora di salvezza, era solo un modo di nascondere la testa sotto il cuscino. L’uomo infatti ha bisogno di credere in Dio perché sa inconsciamente di far parte di Dio, ovvero ne fa parte perché energeticamente l’uomo ha in sé Dio e, anche se lo allontana dalla sua mente cosciente, Dio gli si presenta nella sua mente inconscia. Per Dio non intendo un particolare Dio venerato dai cristiani, dagli islamici ecc., ma intendo quel Dio che 13,8 miliardi di anni fa, all’istante del Big Bang, creò quel primo atomo di Idrogeno dal quale, secondo l’illusione umana, si formò poi il nostro Universo e gli altri infiniti Universi che gli scienziati asseriscono che esistono intorno al nostro Universo. Per cui senza un pensiero divino come si fa a comprendere che da un atomo di idrogeno (costituito da un protone, un elettrone e un neutrone) si siano poi generati infiniti Universi? Quindi è evidente che la nostra vita è solo una illusione umana, mentre nella realtà esiste un disegno energetico divino, ovvero oltre l’uomo, che governa il tutto. Per cui pregare ha senso solo se la preghiera è rivolta a quella immensità energetica che esiste ovunque e che segue le leggi universali. In tal modo la preghiera ti fa vibrare energeticamente con ciò che tu desideri e quindi lo ottieni. In pratica pregare vuol dire attivare l’energia che esaudisce i nostri desideri, ma che deve essere di ringraziamento, cioè come se i nostri desideri fossero già stati esauditi.

 

D: Cosa dicono gli amici/conoscenti della tua “passione” per G. Rol?

R: Di amici ne ho pochissimi, e tra questi, in primis, c’è mia moglie che condivide in pieno le mie idee e la mia passione per Gustavo Rol. Con gli altri, amici o conoscenti, puoi solo sondare la loro permeabilità a ciò che non è materiale ma energetico. Solo dopo questo approccio iniziale puoi cominciare a delineare la figura di Rol e le sue “possibilità” che noi chiamiamo prodigi. Finora con nessuno sono andato oltre una sommaria biografia di Rol, constatando a volte un cenno di risolino all’angolo della bocca.

 

D: Qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere il tuo libro?

R: Per come ho scritto nella prefazione del libro, il motivo per cui ho scritto questo libro non è solo quello di dare una risposta scientifica allo scetticismo della scienza cosiddetta ufficiale, sui “prodigi” di Gustavo Rol, ma principalmente per dare voce a Rol stesso, che non può più difendersi dalle denigrazioni e dai sarcasmi, mettendogli a disposizione le mie conoscenze scientifiche su questi argomenti, che ho approfondito proprio per fornire una risposta esauriente agli scettici per partito preso. Uno dei crucci di Rol infatti, è stato quello di non essere stato compreso dalla scienza ufficiale, ma soprattutto per essere stato deriso sia da un eminente scienziato e sia da un noto divulgatore televisivo su argomenti cosiddetti scientifici, nonostante l’oggettività degli esperimenti compiuti da Rol in loro presenza. Ciò che infatti emerge dal comportamento di queste persone che si atteggiano a scienziati, o a divulgatori scientifici, è l’impermeabilità, intesa come ottusità, anche su ciò che è reale, se ciò che è reale non dimora nelle loro menti.

 

D: Hai mai avuto contatti con qualcuno che ha conosciuto e visto con i suoi occhi i prodigi di Rol ?

R: Di questi nessuno, ma posso raccontarne uno che è capitato a me circa un mese fa. Io passo le mie giornate nel mio studio di ingegneria che è diverso dal mio luogo di residenza (e in questo studio ci sono solo io), e siccome fumo la pipa, ho nel mio studio un massiccio posacenere in pietra grezza ferrigna, alto 13 cm e del diametro di 28 cm (che mi hanno regalato) e nel quale è stato scavato un corposo incavo che è spesso riempito della cenere del mio tabacco da pipa, e dove a volte metto provvisoriamente anche gli accendisigari a gas usa e getta esauriti. Quel giorno mi ero alzato dalla mia postazione davanti al PC, per andare in bagno. Mentre ero in bagno, ho sentito il rumore di un oggetto scagliato o caduto sul pavimento. Uscito dal bagno, nel mio studio ho constatato qualcosa di diverso da prima: l’accendino che in precedenza si trovava dentro l’incavo del posacenere, si trovava invece sul pavimento, lontano circa un metro dalla verticale di postazione del posacenere, insieme a un pugno di cenere da tabacco da pipa, sparso sul pavimento. Qualche anno fa sarei rimasto sbalordito per ciò che ho appena raccontato, e invece in quel momento non solo non mi sono meravigliato dell’assurdità di ciò che era accaduto, ma ho provato invece una sensazione di gioia. Aggiungo che nel mio studio, sul muro più vicino alla postazione del PC, vi sono due foto di Rol, una a colori e una in bianco e nero, da dove fuoriescono i suoi inconfondibili sguardi magnetici.

 

D: Hai mai provato a fare la lettura delle carte coperte come ha fatto Rol nel suo primo esperimento?

R: Sì, alcune volte ci ho provato anch’io, ma senza mai riuscirci.

 

D: Pratichi la meditazione?

R: No.

 

D: Poiché nel tuo libro è completamente assente la biografia di Rol e la descrizione delle sue capacità in modo dettagliato, hai mai pensato di scriver un libro su questa parte?

R: Ci sono già diverse biografie di Rol redatte da coloro che lo hanno conosciuto e frequentato in vita, oltre ad altre scritte molto tempo dopo la sua morte. Ho logicamente consultato alcune di queste biografie e non vedo la necessità di scriverne un’altra attingendo da quelle già scritte. Io invece ho voluto colmare una lacuna letteraria su Rol, cioè quella della dimostrazione scientifica dei suoi prodigi. Qualora non ci fossi riuscito in modo chiaro ed esauriente, almeno ci ho provato.

 

D: Stai lavorando ad un nuovo progetto?

R: Mi piacerebbe scrivere un libro sulle odierne difficoltà di essere “brave persone”, magari col titolo “La solitudine delle brave persone”. Constato infatti che cattiveria, violenza sulle donne, prevaricazione, bullismo ecc. sono ormai la quotidianità. Soprattutto il bullismo nelle scuole perché, chi lo subisce, ne rimane turbato tutta la vita, e che ai miei tempi era sconosciuto.

Sandra Pauletto

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