Recensione: “Giacomo Giacomo” – Giuseppe Pulina – Maxottantotto Edizioni.

Recensione: “Giacomo Giacomo”- Giuseppe Pulina – Maxottantotto Edizioni.

 

Voglio il controllo dei miei pensieri.

Pretendo di essere io a decidere cosa, come e quando pensare.

La mia testa è una camera stagna in cui risuonano parole.”

 

Tutti sembrano farsi gli affari degli altri ma nessuno realmente vede ciò che l’altro è o fa.”

 

Una vita è l’Eden violato dove nemmeno gli alberi possono avere pace.”

 

Queste sono solo alcune delle molteplici chicche che troviamo durante la lettura di Giacomo Giacomo.

Il libro, anche se appare di poche pagine, presenta tanti contenuti profondi e variegati, ben spiegati ed analizzati dove i focus sono temi cari all’essere umano in tutti i periodi storici, forse però percepiti maggiormente vivi nella nostra epoca. È un libro che fa riflettere sulla vita, sul vivere, dove Giacomo si fa le stesse domande che tutti ci poniamo, e spesso la risposta che ci diamo è simile a quella del protagonista.

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Vita e morte, diversi modi i vivere e di pensare, l’importanza del nome (ben evidenziata anche dal titolo) e delle sue conseguenze sull’essere umano, le difficoltà della moltitudine di scelte che ci pone la vita, il dubbio, il filosofare sul suicidio e le sue varie tipologie, ed infine l’interrogarsi sul perché della vita stessa, perché no confrontandola con quella di altri viventi non necessariamente umani.

Ogni capitolo ha un titolo che lo caratterizza e un azione conseguente di Giacomo.

Pensiero quindi che poi si tramuta in azione.

Il volume è composto da ventidue capitoli intrisi di puro significato pensante, con un preambolo ed un prologo. Un libro che, con le riflessioni sull’adolescenza, le prime cotte, la visione delle amicizie ed i rapporti con i professori e con il mondo degli adulti, ci proietta ad un viaggio interiore attraverso noi stessi, il nostro passato, il nostro presente e con uno sguardo verso il futuro,  senza dimenticare la tappa obbligata più o meno imminente: la morte.

Un testo consigliatissimo che si legge ben volentieri.

Il suo filosofeggiate sull’arte facendo sgambetti a tratti alla religione, a volte anche con velata ironia,  rende la penna di Giuseppe Pulina una firma originale nella letteratura italiana.

Buona lettura a tutti.

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