Intervista a Maia Guarnaccia Molho – Chiusi dentro – A&B Editrice

Intervista a Maia Guarnaccia Molho – Chiusi dentro – A&B Editrice

 

Abbiamo da poco recensito il romanzo Chiusi dentro di Maia Guarnaccia Molho edito da A&B Editrice e abbiamo la possibilità di scambiare con lui quattro chiacchiere.

Ciao grazie per essere passato a trovarci. Possiamo darci del tu?

 

  • Come hai vissuto l’emergenza sanitaria da Coronavirus?

 

In continuo esilio tra Inghilterra, Germania e Francia. Mi sarei  chiaramente risparmiato l’esperienza, ma tutto sommato, molto interessante a livello antropologico, avendo modo di vivere gli approcci differenti nei diversi Paesi.

 

  • Cosa pensi e speri che la pandemia ci possa insegnare?

 

A moderare le reazioni, a mantenere la calma e mettere tutto in prospettiva.  A relativizzare. A  rileggere il Monte Analogo. Nessuno ce la fa da solo. A ristabilire le priorità. A moderare la presunzione: la globalità non è tanto interessante dal pnto di vista economico, quanto cosmico.

 

  • Qual è stato il tuo rapporto con le restrizioni?

 

Stando tra Londra e Berlino erano molto allentate in confronto all’Italia, non c’era bisogno di fare jogging o comprare un cane per uscire di casa

 

  • Se sei stato anche tu contagiato, come sei passato attraverso quel momento di difficoltà?

 

Sì,  per un paio di volte.  A parte la stanchezza, la paura di contagiare  gli altri e le difficoltà lavorative, tutto  abbastanza nella norma…Sono stato fortunato.

 

  • Pensi che l’emergenza si sarebbe potuta gestire diversamente?

 

Sarebbe facile con il senno di poi criticare le procedure, la comunicazione fatta in quel periodo. Purtroppo è stata una tempesta improvvisa. Certo è  davvero triste  constatare che, mentre molti morivano,  altri riuscivano a speculare sulle tragedie.

 

  • Quanto può essere d’aiuto la letteratura nel far conoscere situazioni di un certo peso come questa e veicolare messaggi importanti?

 

Credo che la letteratura,  oltre  a essere  terapeutica  sia per chi scrive che per chi legge,  sia necessaria per  esplorare l’animo umano. Per  allenare la capacità di analisi e di critica. Per comprendere in generale, per  porsi dei dubbi sulle proprie certezze e, a volte,  trovare risposte ad alcune  domande.

 

  • Credi di essere una persona diversa dopo questo periodo così buio per l’umanità? Se sì, in che modo?

 

In generale uguale a prima forse ancor più perplesso e triste  per la superficialità del mondo in cui viviamo

 

  • La letteratura è sempre stata la tua passione oppure una scoperta maggiormente tardiva?

Grazie ai miei genitori  sono cresciuto considerandola  un modo per sentirsi vivi e in contatto con il mondo sia passato che futuro. E’ una specie di consuetudine.

 

  • Quali sono i tuoi generi letterari preferiti?

 

Amo l’esistenzialismo, i romanzi filosofici che oltre a descrivere fatti, analizzano l’essere e aprono le porte della conoscenza

 

 

  • Che consigli daresti ad un giovane perché si accostasse alla letteratura e magari anche alla scrittura?

 

Di farlo con leggerezza, senza ansia da prestazione, poi una volta entrato ci si naviga con armonia.

Grazie mille a Maia Guarnaccia Molho per la disponibilità, lo aspettiamo con il suo prossimo libro sulle pagine de I gufi narranti.

Matteo Melis

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