Recensione “I due volti della verità” – Rocco Ballacchino – Mursia

Recensione “I due volti della verità” – Rocco Ballacchino – Mursia.

 

Chi è Moretti, il giornalista personaggio principale del nuovo libro di Rocco Ballacchino “I due volti della verità” lo scopriamo pagina dopo pagina, per quanto i lettori più attenti potrebbero già conoscerlo, in quanto questa è la sua seconda apparizione letteraria essendo “nato” nel volume precedente “Indagine parallela” (Mursia).

Ormai i lettori sono abituati a questo genere di narrativa stile serie tv dove ogni volume è in qualche modo collegato a quello precedente avendo gli stessi protagonisti, ma vi garantisco che non aver letto “Indagine parallela” non inficia in alcun modo la lettura di “I due volti della verità”, in quanto l’autore ha avuto l’ accortezza di seminare qua e là il necessario, come una sorta di riassunto delle puntate precedenti, affinché la storia stia in piedi da sola.

Il protagonista non è il classico e abusato commissario, ispettore, detective, ma un giornalista “d’assalto” con un carattere particolare che sa entrare nel cuore di chi legge, perché gli assomiglia o proprio perché ne rappresenta l’ antitesi.

“I due volti della verità” è un titolo emblematico e geniale che fa riflettere tecnicamente: la verità dovrebbe essere una, ed è così ma come ogni cosa tutto varia a seconda dei punti di vista.

Il giornalista creato da Ballacchino non è certo uomo che scrive tranquillamente i suoi articoli alla scrivania allungando una velina, ma come un segugio si butta in prima persona dentro le cose per scelta o perché “costretto” dalle circostanze.

L’argomento trainante della storia gira attorno a quelle che nel mondo vasto dello spettacolo son chiamate “meteore”, ovvero quelli che raggiungono un successo inaspettato e improvviso per poi, sempre all’improvviso, perderlo.

È un giallo sì perché c’è un’indagine su un omicidio, ma c’è soprattutto tanto altro  su cui riflettere.

Tutto ha come le monete una doppia faccia o se vogliamo dirla alla Ballacchino una doppia verità.

Esiste la vera amicizia? Sicuramente, ma siamo in grado di distinguerla da quella apparente, in tempo, per non restarne vittime?

E il  “carnefice” è solo carnefice o a sua volta vittima di qualcun altro? Il pesce grande mangia il pesce piccolo è davvero sempre così?

Nel romanzo di Ballacchino c’è anche una figura femminile e grazie alla sua presenza l’autore riesce, oltre che a portare avanti una parte della vita privata del protagonista, anche affrontare lo spinoso tema dell’amore tossico.

Il protagonista di Ballacchino è cambiato quando è cambiato l’editore, ma la sua scrittura è rimasta d’alti livelli, è uno di quelli bravi, che non delude e che, ci scommetto, non sarà mai una meteora tra gli scaffali delle librerie d’Italia.

Sandra Pauletto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.