Recensione: Santa Kultura – Gianandrea Frighetto – La ruota edizioni
Negli anni Ottanta, Frate Bosco dà ai suoi confratelli e ai paesani di Valle di mezzo una triste notizia: il monastero sarà venduto perché il precedente Priore è morto e in assenza di diverse disposizioni la sua famiglia, proprietaria della struttura da diverse generazioni, ha stabilito che venga venduto.
Ciò provoca sconcerto e dispiaceri in quanto si tratta di un importante centro di spiritualità e cultura nonché di sostegno anche materiale per la povera gente del Piccolo Borgo padano.
Riccardo è un giovane diciassettenne che per poter sfuggire la dura situazione vissuta fra le pareti domestiche si offre per aiutare a sgombrare il monastero.
È proprio grazie a questa attività che il giovane verrà in possesso di un misterioso messaggio lasciato dal prete deceduto che darà il via ad una storia accattivante e ben strutturata.
Gli ingredienti inseriti da Gianandrea Frighetto ovvero avventura, mistero, personaggi delle vite complicate e reali, offrono al lettore oltre alla giusta suspense anche un romanzo “di formazione ” all’interno del quale, con grande capacità, l’autore ha inserito anche alcuni passaggi esilaranti, controbilanciati da altri a mio avviso malinconici, dimostrando di essere in grado di muoversi bene in qualsiasi situazione letteraria, cosa non da tutti.
Santa Kultura ci porta a respirare il clima di un Italia ormai passata e a tratti irriconoscibile rispetto al presente.
Anche l’ambientazione, a suo modo, offre un punto in più rendendo Santa Kultura un libro che merita la vostra attenzione e che una volta iniziato non deluderà le aspettative.
Matteo Melis