Gli alberi di Satana  di  Richard Laymon. Recensione

Gli alberi di Satana  di  Richard Laymon. Recensione

Anno: 1981

Editore: Sperling & Kupfer

Titolo Originale: The woods are dark

Traduzione: Nuccia Agazzi

 

 

Gli alberi di Satana  di  Richard Laymon

Il romanzo, uscito in Italia nel 1997, inizia con due amiche che passeggiano di notte  nella cittadina di Barlow in California, quando improvvisamente si trovano davanti una strana creatura un Krulls.

Le ragazze spaventate a morte riescono a fuggire,  ma da quel momento comincia una trama piena ricca di horror, violenza, cannibalismo e sesso.

I cittadini di Barlow convivono con queste creature procurando loro dei turisti che trascinano nel bosco dove si compiono  sacrifici di sangue, è questo il comune accordo tra i cittadini e i Krulls, un pattosugellato molti anni prima che richiama la storia del Minotauro.

Nel libro Gli alberi di Satana si viene catapultati nella storia  velocemente forse un po troppo in fretta.

Si passa da  una scena all’altra senza tante descrizioni che sicuramente avrebbero giovato al testo

Il libro non è lunghissimo, scorrevole, senza troppi momenti di pausa.

Da subito ci troviamo un Krull davanti senza capirne bene il senso.

Il libro ha un ritmo velocissimo, Tre vicende che si sviluppano contemporaneamente senza mai confondere il lettore.

Il linguaggio è crudo, diretto e semplice.

Gli alberi di Satana  è  sicuramente consigliato più per gli appassionati  dello “splatter” che dell’ horror.

Storia accattivante ma che poteva dare di più , più dettagli e particolari, senza la fretta di concludere.

E’ il primo libro che leggo di questo autore, mi ha un po deluso, la trama è buona ma nel complesso l’ho trovato “povero”Sarà mia premura leggere qualche altro titolo di questo autore per scoprire se è solo un caso isolato la mancanza di dettagli o se fa parte del suo stile letterario.

Possiamo devinirlo un libro da viaggio, che non richiede molta attenzione, se avete bisogno di distrarvi e  vi piace il genere tuffatevi.

Buona lettura!

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