Recensione: “Blue Sunday” di Marco Lepori – Catartica edizioni
Prima di tutto è bene specificare che questo romanzo Blue Sunday è il volume conclusivo di una trilogia composta da:
- La domenica della cattiva gente
- Dancing Day
Ovviamente sempre editi dalla Catartica edizioni.
Il volume di cui ci occupiamo è appunto l’ultimo della trilogia quindi: “Blue Sunday.”
Nella storia alcuni giovani sardi si mettono in viaggio verso Cagliari, qui chiamata Capitol City, per partecipare ad una manifestazione antimilitaristica vista anche la presenza di basi militari nella regione
I nomi dei protagonisti sono perlomeno caratteristici: Michele moscone, Labbrone, Cristo l’ impavido Cristoforo coraggio, tanto per citarne alcuni.
Ognuno porta avanti il suo intento con passionalità e l’allegria tipica dei giovani pronti ad affrontare tutto quello che si presenta sul loro cammino.
In questo libro con cui l’autore chiude la trilogia, viene fatto anche riferimento anche ad altre azioni di protesta, come ad esempio il più noto è drammatico G8 di Genova
L’opera è strutturata in capitoli brevissimi ognuno di essi, come il romanzo stesso, con il titolo di un pezzo musicale, a testimonianza della grande passione dello scrittore anche per quest’arte.
La struttura del libro non è completamente lineare perché l’autore ha scelto di portare avanti parallelamente alcune vicende personali dei protagonisti che, apparentemente sembrano non avere troppi punti in comune tra loro.
Un libro che ho letto singolarmente, senza conoscere il contenuto dei due precedenti, motivo per cui il mio giudizio a riguardo non può che essere parziale.
Blue Sunday anche preso singolarmente è in tutti i casi originale nel racconto e nella struttura, e poiché porta avanti un ideale antimilitarista, merita a prescindere, l’attenzione di tutti, in questo periodo storico cosi guerrafondaio, più che mai bisogna dar voce a tematiche come quelle affrontate con coraggio da Marco Lepori
Matteo Melis