RECENSIONE: ISOLATI – DI IRIS BONETTI

RECENSIONE: ISOLATI – DI IRIS BONETTI

 

Quando si può definire avvincente un libro? Quando ci toglie il fiato, e la trama ci spinge a leggere più velocemente possibile a voltare pagina a vedere come prosegue, arrivare al finale quasi stremati dall’emozione ed emozioni provate durante la lettura.

Così è “Isolati”, il romanzo autoprodotto da Iris Bonetti, un susseguirsi di vorticosi eventi che fluiscono catapultando il lettore in terreni fangosi, piante dall’odore putrido, insetti brulicanti, spiagge cristalline e insenature rocciose, fino alle profondità di Madre Terra nel grembo di un’isola florida e rigogliosa e forse deserta.

Il libro ha tanti personaggi quanti protagonisti, sei sono infatti i superstiti che dovranno giocoforza cooperare tra loro sull’isola in cui si ritrovano dopo l’incidente avvenuto all’aereo sul quale viaggiavano. Sei persone diverse tra loro per età, aspirazioni, vite vissute con un destino comune: trovarsi sull’isola con la che speranza che qualcuno venga a salvarli.

Un libro, che per l’ampio ventaglio dalle caratteristiche dei personaggi, è sicuramente vicino al gusto di tutti. Volendo si può considerarlo un libro di formazione perché ciascuno dei protagonisti uscirà diverso da questa avventura rispetto a quando era solito sull’aereo, i pregi e difetti di ciascuno troveranno un senso o un riscatto nell’ambiente inospitale dell’isola.

Sarà l’uomo davanti alle difficoltà a dare il meglio di sé o è l’isola che permette tutto questo?

In “Isolati” c’è spazio per tutti anche per l’amore (più o meno con la A maiuscola).

Dietro a “Isolati” c’è una grande cultura pregressa o un grande lavoro di ricerca dell’autrice, e il lettore a libro concluso,oltre a essersi divertito potrà vantare di avere ampliato la sua conoscenza botanica.

Chi seguiva l’Isola dei Famosi in televisione non potrà non farci un pensierino, soprattutto per le scorpacciate di cocco dei protagonisti, ma del resto un’isola è un’isola e chi ci finisce deve arrangiarsi come può.

La scrittura semplice e fluida di Iris Bonetti è un tocco in più per un libro che fa riflettere, divertire e perché no? Piangere.

È un libro che entra dentro, si insinua nella mente mentre la vita continua, e chissà, magari, quando lo appoggerete sul comodino e andrete a dormire vi potrebbe succedere di sognare l’isola e diventare anche voi, per qualche ora, “Isolati”….

Sandra Pauletto

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