Voivod – War And Pain – I guerrieri di un futuro desolante e radioattivo.

Voivod – War And Pain

Anno: 1984

Paese di provenienza: Canada

Genere: thrash metal

Membri: Snake – voce; Piggy – chitarra; Blacky -batteria; Away – basso

Casa discografica: Metal Blade Records

  1. Voivod
  2. Warriors Of Ice
  3. Suck Your Bone
  4. Iron Gang
  5. War And Pain
  6. Blower
  7. Live For Violence
  8. Black City
  9. Nuclear War

I Voivod nascono all’inizio degli anni ’80 a Jonquiere, in Canada, patria degli impianti di estrazione di alluminio. Nebbia gialla che si posa sul lago rosso. Quello che si avverte nella dissolvenza di Voivod non potrebbe descrivere più accuratamente la culla di questo scapestrato quartetto. A contribuire alla popolarità del gruppo ci pensa il segugio Brian Slagel dell’etichetta americana Metal Blade, che nel 1984 infila la canzone Condemned To The Gallows nella compilation Metal Massacre V. E’ il viatico che porterà i Voivod ad entrare nel gotha mondiale del thrash metal. Denis Belanger alla voce (Snake), Dennis D’Amour alla chitarra (Piggy), Jean – Ives Thériault al basso (Blacky) e soprattutto il batterista Michel Langevin (Away), iniziano a strimpellare le loro principali influenze che vanno dall’heavy metal al punk inglese, con incursioni nel prog. I primi tempi sono però molto grezzi per cui è il background più essenziale ad emergere; per l’amore verso i Van Der Graaf Generator arriverà più avanti il momento. Ecco quindi quattro ragazzi stradaioli con una limitata preparazione tecnica unirsi per i primi vagiti cacofonici e violenti. War And Pain mette in luce soprattutto l’irruenza del punk, senza dimenticare le chitarre più rock della NWOBHM. Per quanto questo primo lavoro contenga tutti i limiti del caso, la band, specialmente nel talento artistico di Away, si impegna subito a creare un immaginario unico, non solo attraverso la musica, viscerale e comunque personale nonostante le derivazioni, ma anche nella veste grafica costituita da illustrazioni post apocalittiche. Voivod è infatti un personaggio uscito dalla mente del batterista, affascinato dalla fantascienza e dalla letteratura fantastica.

La musica e i testi del gruppo canadese si popolano quindi di creature post nucleari, guerrieri radioattivi e altre visioni destabilizzanti e orrorifiche. L’inizio di War And Pain è un vero e proprio manifesto di questa fase seminale, in cui dominano chitarre graffianti e un suono sporchissimo perfetto per descrivere il mondo che vi si cela dietro. Dove infatti si palesano i limiti tecnici viene messo in risalto l’immaginario tetro e desolante. Le produzioni imperfette degli anni ’80 dovrebbero insegnare proprio questo: la ricerca della perfezione non fa’ altro che snaturare la magia sgangherata di questo genere. Warriors Of Ice, altro brano simbolo di War And Pain, scomoda più il metal e l’approccio blues dei Motörhead, mettendo così in mostra il chitarrismo sfrenato di Piggy, il più dotato dei quattro ai tempi. Essenzialmente pezzi come questo e il seguente Suck Your Bone, rappresentano i primi tentativi del thrash metal di far comunicare l’ultra velocità con l’anima più rock e tradizionale dei gruppi inglesi, un po’ come fecero i Metallica di Kill ‘Em All o i Megadeth di Killing Is My Business… And Business Is Good! Dopo la poco entusiasmante Iron Gang i Voivod si buttano su un recupero ancora più anagraficamente lontano. War And Pain infatti riprende le atmosfere lugubri e doom di Black Sabbath, innervandogli l’impeto degli Slayer. Il risultato è di indubbio fascino e in maniera molto intelligente recupera anche il tema d’inizio del disco. La mente dei Voivod si dimostra quindi estremamente concettuale e cinematografica. Live For Violence e Black City, motörheadiane fino al midollo, sono due mitragliate apocalittiche forse poco riuscite e un po’ noiosette. Ma quando il gruppo sembra aver smarrito l’ispirazione ecco concludere la scaletta Nuclear War, da un punto di vista compositivo il momento più eclatante di War And Pain. Qui i Voivod preparano la strada per le futur elaborazioni che si faranno sempre più sofisticate. Prima di tutto questo però i quattro marci guerrieri canadesi torneranno nel 1986 con Rrröööaaarrr, opera ancora più grezza e impegnativa di War And Pain. Che la grandezza dell’ascesa dei Voivod si misuri anche da questa scelta coraggiosa? Nello stesso periodo Metallica e soci partorivano i lavori più cesellati e rigorosi.

Voto: 7

Zanini Marco

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