The Pessimist Chamber – What Sally Saw
Anno: 2021
Paese di provenienza: UK
Genere: atmosfera, colonna sonora
Membri: Helen Bach & B. B. Balkan
Casa discografica: Namazu Productions
1. Satan Is In This House
2. Don’t Go In There Alice
3. Aaron’s Pontiac Tempest
4. Death On Gordon Street
5. We Have To Burn The Bodies
6. Stairs To The Attic
7. What Sally Saw
8. Escape
9. Shapes In The Attic
10. From The Classroom Window
11. Walk Home
Non ci tengono a far sapere molto di loro i due musicisti che compongono il progetto The Pessimist Chamber, ma una cosa che Namazu Productions ti fa’ notare subito è che il vinile o la cassetta che stai per acquistare contiene materiale che John Carpenter avrebbe approvato sicuramente. Come dargli torto?
Questo è un modo per iniziare questa recensione. Un altro modo sarebbe dire che ieri mi è successa una cosa strana, anzi, più cose strane. La prima è che ho ascoltato un disco in loop per tre volte, che è una cosa che non succede spesso direi. E attenzione, non l’ho dovuto riascoltare perché non ero convinto di ciò che stavo ascoltando, ma l’ho fatto proprio di gusto, per sublimare e continuare a godere di un ascolto eccezionale. Mentre ho fatto partire What Sally Saw, e qui entra in gioco la seconda cosa strana, che serve a far capire il potere che ha quest’opera, la mia mano ha afferrato prima un foglio, poi un pennarello nero dalla punta molto sottile e infine una matita, e il mio polso ha iniziato a trasferire sulla carta tutta una serie di motivi geometrici infiniti alla Escher. Se si considera che la durata approssimativa del disco in questione è di quaranta minuti e l’ho ascoltato tre volte, significa che ho passato due ore a disegnare queste spennarellate labirintiche sospinto e ipnotizzato da qualcosa che ha preso possesso della mia mente. Ora, se vi sembrerà di avere a che fare con una persona che ha perso momentaneamente il contatto con la realtà, ebbene, forse è proprio così.
What Sally Saw è la colonna sonora di un film immaginato da The Pessimist Chamber, film che potrebbe essere stato concepito tra gli anni ‘70 e ‘80 per via delle atmosfere che trasudano horror alla Carpenter, ma perché no anche il Brian De Palma di Carrie – Lo Sguardo Di Satana o, avvicinandoci ai giorni nostri, Twin Peaks e, in odore di recenti richiami vintage, Stranger Things. La cosa che funziona molto per Helen Bach & B. B. Balkan non è solo la pregevole capacità di immedesimarsi nell’atmosfera ricercata, ma più che altro l’intensità e la bravura con le quali riescono a far immedesimare l’ascoltatore nel viaggio che propongono! Un momento, quello dell’ascolto di What Sally Saw, che deve essere vissuto esattamente come un’esperienza in cui calarsi completamente per cadere in un flusso inquietante ma non troppo, poiché smorzato da un’ariosità di eterna bellezza. La voglia di ripetere il viaggio è forse dovuta proprio ad un sentore nostalgico inevitabile delle composizioni che, utilizzando titoli che rimandano spesso all’ambiente domestico trasmettono anche un’intimità avvolgente. Ascoltando tracce come Death On Gordon Street e Stairs To The Attic sembra proprio di accedere ad una soffitta in cui non è entrato nessuno per un sacco di anni. Senza bisogno di ritmica (The Pessimist Chamber si avvalgono di soli synth dai quali estrapolano tutta la pienezza di poche note protratte nel tempo), What Sally Saw convince l’ascoltatore più curioso e sensibile a fermarsi e prestare attenzione perché con un disco del genere si può passare ore a produrre arte a propria volta, si può viaggiare con la mente e ci si può perdere in mezzo alla nebbia ascoltandolo mentre si guida. Per quanto pericolose possano essere queste attività, ne vale davvero la pena. Io torno a disegnare, ciao!
Voto: 10
Zanini Marco