Spoiled – Anti Human Machine Gun
Anno: 2022
Paese di provenienza: Italia
Genere: thrashcore
Membri: Stef – voce; Francesco “Pecchia” – chitarra; Yari – basso e cori; Zibbo – batteria
Casa discografica: Impeto Records, Dinomite Records, Spaccio Dischi, Mastice Autoproduzioni, Fresh Outbreak Records
1. Marching Band
2. Buried To Death
3. The Enemy
4. Game Over
5. Skynet
6. Detonation
7. A. H. M. G.
8. Together As One
9. Shut Up!
10. Motorhead
11. The Kill
12. Welcome Back Spoiled
13. Fake
14. V. I. P.
Come possiamo definire la storia degli Spoiled? Itinerante? Nazionale? Non saprei quale potrebbe essere l’aggettivo più azzeccato, ma fatto sta che dal 2016, anno in cui la band si è formata, il quartier generale è passato da Bologna a Milano, complice il trasferimento di Stef, per poi stabilire una linea continua che scende fino a Roma, visti i nuovi innesti proprio di quelle zone.
Gli Spoiled del 2022 sono praticamente un gruppo quasi del tutto nuovo e si direbbero pronti a riprendere quella progressione che il fato gli aveva negato.
Per dirlo in parole povere e con una brutalità che ben gli di confà, Anti Human Machine Gun è una mazzata. A partire da una produzione massiccia che esalta pressochè alla perfezione un connubio di punk hardcore e thrash energico e scattante, passando per la voce femminile abrasiva di Stef che dona sempre un tocco di particolarità al genere, il disco non ha punti di cedimento mantenendo sempre l’adrenalina al massimo. Si pensa alle incarnazioni thrash più crossover e skate possibili, dai classici Nuclear Assault, ai più recenti Vitamin X, Crippled Fox , Insanity Alert e TØRSÖ ; considerando anche una mai celata, ma bensì evidente, passione per gli anni ‘80 intuibile anche dai titoli dei pezzi. Lavoro serratissimo di batteria e chitarra lungo tutta la scaletta, nella quale si fanno apprezzare tutti gli episodi concepiti dal gruppo ma tra i quali mi sento di segnalare soprattutto Detonation per il ritornello appiccicoso, A. H. M. G. per il riff lento da premio e Together As One per l’incedere semplicemente implacabile. Menzione va fatta poi per la curiosa comparsa di una Rihanna campionata ed inaspettata, ad introdurre appunto la canzone Shut Up! che non si capisce bene se sia una specie di cover riveduta e corrotta o semplicemente inglobi al suo interno elementi parodistici o gogliardici. Il disco è composto da quattordici tracce ma scivola via che è un piacere, rapido, doloroso, violento e davvero bene eseguito.
Voto: 9
Zanini Marco