Recensione: “Il punto più buio” – Mauro Zanetti – Altrevoci Edizioni.

Recensione: “Il punto più buio” – Mauro Zanetti – Altrevoci Edizioni.

 

Il romanzo di Mauro Zanetti, “Il punto più buio”, edito da Altre voci Edizioni, è un thriller psicologico in parte romanzo di formazione che non delude.

Un libro molto intenso, con un ritmo scorrevole e un’atmosfera ad alta tensione e perciò non ci annoia di certo.

Nel 1994 qualcosa di drammatico succede nell’ambito di un gruppo giovanile, qualcosa che li segnerà a vita fra guai tribunalizi, ferite dell’anima (che sono ben peggiori delle botte) e sensi di colpa; ma non solo: negli anni a venire due ragazzi del gruppo succederà qualcosa…

È solo un caso o tutto può in qualche modo essere collegato?

L’opera (che a parer mio si può collocare sia nel solco del thriller psicologico che in quello delle storie di formazione) è pervasa di tanta amarezza e porta riflessioni su tematiche importanti, nella fattispecie quelle del bullismo dove chi lo concretizza ferisce e uccide dentro chi ne sia vittima, solo per stupido spirito di prevaricazione perché è per primo lui un debole che nasconde così la sua stessa fragilità.

La conclusione è davvero sorprendente e da brividi, l’autore Zanetti ha saputo mescolare le sue carte presentandoci un colpevole che in realtà era sempre stato sotto i nostri occhi ma che non ci si sarebbe aspettati che potesse essere il deus ex-machina dei fatti tragici di cui è costellata l’opera.

Il punto più buio di Mauro Zanetti è consigliato a chi ama storie che non si limitino ad intrattenere, ma che fanno anche pensare a ciò che davvero conta nelle nostre esistenze, come il rispetto nei confronti degli altri, le conseguenze delle proprie azioni ed i tempi della giustizia.

Matteo Melis

 

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