RECENSIONE JONAS E IL MONDO NERO – FRANCESCO CAROFIGLIO –

RECENSIONE JONAS E IL MONDO NERO – FRANCESCO CAROFIGLIO – EDIZIONI PIEMME

 JONAS E IL MONDO NEROIl libro si apre con una citazione tratta da una delle opere più amate del maestro dell’horror Stephen King:

“Vai verso la vita che c’è con tutto il coraggio che riesci a trovare, sii valoroso, sii coraggioso, resisti. Tutto il resto è buio”.

Di coraggio infatti avrà bisogno il giovane Jonas per fare quello per cui è predestinato e che altri prima di lui hanno fallito.

Un romanzo che molto probabilmente rientra nella categoria young adult ma che ha dei passaggi e delle riflessioni decisamente profonde che mi portano a considerarlo molto più adult che young.

Nel libro c’è l’aspetto magico, da fiaba, predominante certo perchè  ” Jonas e il mondo nero ” è anche una favola, un fantasy, un horror, è tante cose assieme, che ne fanno un libro denso e a suo modo complicato. Spero che prima o poi ne facciano un film perchè trascrizione cinematografica sarebbe perfetta.

Gli amanti di King troveranno in Jonas diversi richiami ai libri del maestro, oltre al già citato ” It ” direi senza tema di essere smentita che anche ” La torre nera ” ha dato il suo contributo.

Ma chi è Jonas? A giudicare dagli adulti è un bambino con qualche rotella fuori posto al punto che sua madre lo fa vedere da uno specialista, ma l’ uomo la rassicura, quello che solo il bambino vede è frutto della sua fervida immaginazione infantile che con il tempo passerà.

Ma non è precisamente così, Jonas vede cose reali presenti su altri piani. Ci sono delle figure che si muovono veloci, che nessuno vede e che mi hanno fatto pensare agli uomini grigi di Momo, la ragazzina nata dalla penna di Michael Ende.

Jonas e il mondo scuro fa paura per le ambientazioni, le presenze malvagie e l’ansia della prospettiva di un futuro senza futuro.

Jonas è un bambino predestinato ma tutti  abbiamo un po di Jonas in noi e se solo ne avessimo la coscienza anche il futuro reale, fuori dal libro, sarebbe migliore per tutti.

Sandra Pauletto

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