Intervista a Paola De Nisco – “Note dal secolo breve” (Les Flaneurs Edizioni)

Intervista a Paola De Nisco – “Note dal secolo breve” (Les Flaneurs Edizioni)

 

Abbiamo da poco recensito “Note dal secolo breve” (Les Flaneurs Edizioni) di Paola De Nisco e abbiamo ora il piacere di scambiare quattro chiacchiere con lei per approfondire i temi principali del suo ultimo libro e farci raccontare qualcosa di lei e dei suoi futuri progetti

Buongiorno Paola, grazie per aver accettato di chiacchierare con noi. Mi permetto di darti del tu se per te, ovviamente, non è un problema:

  • E’ la prima volta che ti recensiamo e che quindi abbiamo il piacere di intervistarti. Prima di conoscere la Paola De Nisco scrittrice ci piacerebbe conoscerla come donna. Ci racconti qualcosa di te?

Sono nata a Genova 61 anni fa ed ho sempre avuto la voglia e la capacità di scrivere ma l’insicurezza e le “cose” della vita mi hanno sempre bloccato, fino a quando un ragazzo che lavorava nel campo dell’editoria ed un suo amico poeta hanno letto i primi tre capitoli della mia biografia e mi hanno risposto che “sarei diventata un’esponente di questo settore”. E così in circa 4 anni ho scritto 6 libri, 3 dei quali hanno vinto anche dei premi.

 

  • Note dal secolo breve è un libro secondo me molto bello e molto interessante, un libro che attraverso le sue storie, soprattutto alcune, entra nel cuore del lettore in maniera molto intensa. Come è nata l’idea di dare vita ad un progetto letterario come questo?

L’idea è nata tramite il mio agente letterario di allora che mi aveva incitato a scrivere un libro di racconti illustrati (da mio fratello) perché una grande casa editrice aveva bisogno di pubblicare qualcosa di questo genere.

 

  • Ci sono storie molto diverse tra loro, ma tutte molto intense ed emozionanti. Come hai scelto le storie che avrebbero fatto parte di quest’opera?

Prima mi sono venuti in mente i racconti di persone legate alla mia famiglia: ad esempio “Una donna coraggiosa” parla di un fatto veramente accaduto a mia nonna. Poi ho pensato ai casi irrisolti, ed infine a tutto quello che di significativo era successo nel novecento.

 

  • Ci sono molte storie che regalano emozioni forti, che entrano prepotentemente nel cuore del lettore. C’è una storia che più di altre ti ha emozionato, che quando hai sentito per la prima volta ti ha colpita al cuore?

Come ho già detto quello in cui la protagonista è mia nonna; l’ultimo la storia di noi fratelli e il caso del “Mostro di Bargagli” perché ho scoperto una verità che mi ha sorpreso

  • L’ultimo racconto, “I due fratelli” parla di te e tuo fratello Fausto De Nisco che è anche l’autore delle meravigliose illustrazioni che abbelliscono libro. Che rapporto hai ora con Fausto?

Con Fausto ora abbiamo dei buoni rapporti anche se ci vediamo poco. E’ difficile, nel nostro caso, avere una relazione più stretta, quasi non ci conosciamo…

  • Sono convinto che un buon scrittore sia prima di tutto un grande lettore. Quali sono gli autori che ti piacciono maggiormente e quali sono i libri che hai amato di più? Nello scrivere trai ispirazione dai libri che leggi?

Io non sono una lettrice accanita. Un romanzo mi deve prendere nei primi due capitoli altrimenti lo abbandono. Perciò ho letto molti libri di scrittori diversi dalla Allende a Follet, dalla Tamaro a Carrisi e mi sono ripromessa di leggere i grandi classici perché sono un po’ carente.

  • Oggi come oggi riuscire ad emergere nel mondo della letteratura, come in tutti i campi artistici, è molto difficile e alle volte il talento non basta. Tu che consigli daresti a chi volesse iniziare ad approcciarsi alla scrittura?

Sinceramente potrei suggerire che nonostante tutto non bisogna mollare, perché sono convinta che nel giro di qualche anno molti degli scrittori che, magari nel periodo del Covid hanno scritto romanzi, tornati alla vita normale non hanno più scritto e allora forse ci sarà posto davvero per quelli di talento.

  • Hai già in cantiere qualche nuovo romanzo? Ti va di anticiparci eventualmente qualcosa?

Ho finito da poco di scrivere il terzo capitolo della mia “saga noir” della D.ssa Altosole, psicologa e criminologa che collabora con la polizia.

Ora sto scrivendo il quarto capitolo che nasce da un sogno fatto una notte e che, contrariamente agli altri che sono ambientati a Genova, si svolge nella città dove io ora abito, Padova, e in particolare in un edificio storico, dove nella Prima Guerra Mondiale, dopo la disfatta di Caporetto, Vittorio Emanuele III tolse il comando al generale Cadorna per affidarlo al generale Armando Diaz. Un edificio che è stato anche la scuola dove ho frequentato elementari e medie e che ora, dopo 70 anni, è stata costretta a chiudere.

 

Ringrazio di cuore Paola De Nisco per essere stata con noi e spero vivamente di poterla avere ancora qui per parlare magari di un nuovo libro

 

David Usilla

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