INTERVISTA A IVANO BARBIERO – “LA DAMA ANGELICA” – AUTOPRODOTTO.

INTERVISTA A IVANO BARBIERO – “LA DAMA ANGELICA” – AUTOPRODOTTO.

Ivano Barbiero

Abbiamo da poco recensito “La dama Angelica”, scritto da Ivano Barbiero, autoprodotto e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con l’autore. Ciao, bentornato sulle pagine dei Gufi narranti.

 

  • Perché hai scelto Torino come partenza del tuo romanzo?

“Perché è la città dove ho vissuto per la maggior parte della mia vita e che penso di conoscere nelle sue diverse sfaccettature, compresi i misteri veri o presunti di cui è tuttora pervasa. In questa conoscenza mi ha aiutato, nel bene e nel male, aver lavorato per tanti anni come cronista di nera per il principale quotidiano di informazione cittadina”.

 

  • Come mai sei passato all’autoproduzione?

“Ho molti amici scrittori e come ci si può immaginare, nessuno di loro vive esclusivamente con i proventi dei loro libri, anzi si ritrovano legati mani e piedi con un editore che il più delle volte, non solo, si prende la totale esclusiva dell’opera o dei personaggi, ma si dimentica di pagare le royalty o pubblicizza e stampa il libro giusto il tempo per rientrare nelle spese e con una distribuzione parziale”.

 

  • Dai tuoi romanzi è chiaro il tuo interesse per l’arte e il suo simbolismo, da quando hai questa passione e com’è nata?

“Ho avuto una vita abbastanza avventurosa ed ho avuto in passato diverse esperienze artistiche, anche in campo musicale. Il colore e i suoni sono fondamentali nella vita di ognuno di noi La mia fortuna è stata quella di avere vissuto in prima persona entrambe queste esperienze”.

 

  • Parliamo di Barbiero scrittore, hai delle abitudini o qualcosa a cui non puoi rinunciare quando scrivi?

“Scrivo principalmente di notte, anche se non soffro di insonnia, ma non sono un metodico. Prima c’è sempre un qualcosa che dà il via alla creazione di un personaggio o di un’atmosfera particolare; un fatto a cui ho assistito oppure un racconto sentito da amici o un palazzo che mi ha fatto scattare una emozione o un lontano ricordo. Il risultato non è mai immediato e deve innanzi tutto piacere e convincere me”.

 

  • Quando scrivi ti ispiri a qualche autore?

“Non saprei cosa rispondere, è più facile dire quali sono gli autori che nel corso del tempo mi hanno impressionato tra i tanti che ho letto. Tra i miei preferiti posso citare Archibald Joseph Cronin, Johannes Mario Simmel, Erich Maria Remarque, Georges Simenon, Frederick Forsyth, e tra gli italiani Piero Chiara o Giorgio Scerbanenco, senza avere ovviamente la minima presunzione di assomigliare a loro”.

 

  • Nel tuo romanzo la figura maschile a mio avviso viene descritta in modo “poco lusinghiero”, pensi davvero che le donne e le loro “forme” abbiano ancora così tanta influenza sul genere maschile?

“Occorre fare una premessa: La Dama Angelica è ambientata sul finire degli anni Sessanta e i primi gruppi organizzati femministi si sono sviluppati in Italia con l’avvio degli Anni 70, come parte della seconda ondata femminista. A qualcuno potrà sembrare una forzatura, ma i miei personaggi sono inquadrati in quel preciso periodo antecedente, gli uomini in particolar modo con tutto quello che ne consegue. Per quanto riguarda le quattro donne principali del romanzo, è innegabile che hanno comunque caratteri forti, “tosti” e non hanno mai la parte di comprimarie, tanto meno sono disposte a subire la loro vita passivamente”.

 

  • Cosa c’è di te nel commissario De Salvo?

“Probabilmente una sensibilità inaspettata, dietro a un carattere, a tratti spigoloso, ma anche un’ insicurezza di fondo, che penso sia poi quella che accompagna nell’intimo ognuno di noi. C’è però da dire che il nome del commissario De Salvo è quello di un mio caro amico; a volte ho pensato a come avrebbe potuto reagire lui; altre volte ho immaginato a come avrei potuto agire io. Molto probabilmente è questo il motivo per cui ne è scaturito un bel ‘pastrocchio’ di caratteri controversi, fragili e forti, tra chi siamo, chi vorremmo essere e chi non vorremmo mai essere”.

 

Grazie mille per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti.

Sandra Pauletto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.