Le società segrete usano Cavalcare la capra, ovvero “Riding the goat”

Le società segrete usano Cavalcare la capra ovvero “Riding the goat”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da più di duecento anni si usa, per indicare l’iniziazione ad una confraternita, o società segreta, un bizzarro inglesismo: “Riding the goat”  che in italiano letteralmente significa:  “cavalcare la capra”.

L’origine sul significato del nome è incerta, potrebbe far riferimento alla propaganda antimassonica che prendeva in giro la figura dell’idolo con la testa di capra meglio noto con il nome di Baphomet. 

Secondo un’altra teoria invece il termine venne usato dalla massoneria stessa per riferirsi all’iniziazione, attraverso una forma meno rigida e sacrale. Interessante capire il processo che ha portato a questo termine, vediamo come è nato: per chi non lo sapesse per i Massoni, Dio e il grande Architetto dell’Universo,  in inglese viene definito il Dio di tutte le cose ossia:  God Of All Things. Se andiamo a prendere le iniziali di questa frase  otteniamo la parola GOAT.

Questo potrebbe farci pensare al più italiano: Viva Verdi usato al posto di Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia e alla motivazione del suo utilizzo.

Inizialmente, come detto, il termine “Riding the goat” era usato proprio dalla antimassoneria per deriderla, ma non tardò molto che il termine prese così piede da venire usato dalla massoneria stessa.

Probabilmente è divenuta di grande popolarità attraverso un’opera teatrale satirica in cui si vedeva un uomo presentarsi alla propria iniziazione portando con sé una sella. Agli altri che lo guardavano stupefatti spiegava che se proprio avrebbe dovuto cavalcare una capra voleva farla nel modo corretto. 

Il nome dello spettacolo teatrale è “The Secrets of Odd  Fellowship” ed è andata in scena la prima volta nel 1846.

Come anche attualmente accade, una cosa fa presto a diventare di moda, e lo stesso  vale per la  storia della capra, al punto che l’azienda che si occupava della produzione di vestiario e oggettistica per la Massoneria del Nord America (Pettibone & c)  sfruttando il momento, pubblicò un libro satirico intitolato:” La capra della Loggia e le cavalcate sulla capra:  Cornate peli di capra raccolti nelle sale della Loggia di ogni Ordine fraterno”.

In alcune logge per divertirsi e prendersi in giro avevano portato addirittura una capra meccanica, simile a quello che ora chiamiamo toro meccanico spesso presente nei luna park.

La capra meccanica più diffusa era quella prodotta dalla DeMoulin Bros  composta da un telaio di ferro a tre ruote, una testa di capra  realistica e il corpo ricoperto di vero pelo animale. L’asse posteriore era ripiegato al centro ed era collegato con un asta di comando che muoveva in su e in giù la schiena della capra esattamente come nei Tori meccanici.

Esistevano tre modelli:

  •  standard
  •  il caprone disonesto  “a low down Buck”
  • L’allegra capra  “The Rollicking mustang goat”

Tutto durò fino alla metà del Novecento quando per motivi di sicurezza questi animali meccanici vennero proibiti,  è possibile vederne ancora qualcuna esposta nella sale di alcune Logge a testimonianza della loro esistenza ed utilizzo.

Sandra Pauletto

 

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