Blind Delon – La Métamorphose – Pochi sono come i Blind Delon.

Blind Delon – La Métamorphose

Anno: 2023

Paese di provenienza: Francia

Genere: rock alternativo/ post punk/ musica elettronica

Membri: Mathis Kolkoz – voce, synth e chitarra; Coco Thiburs – synth e basso

Casa discografica: Veyl

1. Le Crépuscule

2. La Violence (Feat. Fivequestionmarks)

3. La Mort (Feat. Curses)

4. L’Homme (Feat. Maenad Veyl)

5. L’Affront (Feat. KVB)

6. Le Sarcasme

7. La Noyade

8. La Foule

9. L’Envie (Feat. Poison Point)

10. La Métamorphose

All’interno della corrente post punk odierna di sicuro i Blind Delon rappresentano una delle incarnazioni di maggiore qualità. Attingendo da sonorità ripetitive, minimali ma altamente suggestive e dark, il combo di Tolosa si associa a nomi del calibro di Molchat Doma e M!R!M, assunto ormai a vera e propria icona del “movimento” grazie ad una ricca ed eccelsa discografia, comprensiva di svariati EP e tre album dal 2016 ad oggi.

La presenza dell’elettronica è sempre stata preponderante nella produzione dei Blind Delon, mentre La Métamorphose, pur mantenendone il fascino indiscutibile, sposta maggiormente il gruppo verso lidi più rock e analogici.

Le Crépuscule, ottima traccia d’apertura, ci conduce alla prima delle tante collaborazioni nella scaletta, La Violence con la voce di Fivequestionmarks, un’evidente critica al maschilismo; per altro intervento orgogliosamente italiano anche se con parti di testo in francese, che donano alla canzone un sapore cangiante, fluido ed imprevedibile. Il tappetone post punk continua con La Mort, dal ritornello orecchiabilissimo e da un gusto vintage irresistibile. Dopo cotanto rock si torna ad atmosfere elettroniche molto carpenteriane con L’Homme, strumentale di quasi cinque minuti incalzante quasi alla James Perturbator Kent! Melodia e tenebre per L’Affront, brano di grande eleganza e sensibilità compositiva. Da notare che siamo a metà scaletta e se non siamo di fronte ad un capolavoro poco ci manca; sensazione che può tranquillamente rimanere specie se si prosegue con brani interessantissimi e complementari come Le Sarcasme e La Noyade, in cui il primo attrae l’ascoltatore soffusamente, mentre il secondo lo schiaffeggia ripetutamente.

Brevissimo l’interludio atmosferico di La Foule prima di calarsi nel baratro di L’Envie, episodio che carbura lentamente guadagnando sempre più strati sonori che trasportano da un particolarissimo stato semi evanescente, ad uno dai sentori post punk gotici; traccia veramente battagliera. Grande dispiegamento di elettronica per la conclusiva strumentale, proprio La Métamorphose, che stavolta però non sta ad intendere metaforicamente un mutamento di stile, come per il resto della scaletta, ma forse rappresenta proprio la colonna sonora ideale per il gruppo francese al fine di descrivere un processo di trasformazione.
In qualunque modo la si guardi, dopo un ascolto ricco e completo come quello di La Métamorphose, che è un grandissimo disco, si può dire tranquillamente che nel 2023 pochissimi gruppi siano fantastici quanto i Blind Delon.

Voto: 9

Marco Zanini

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