Recensione: Vampiri Urbani di Paolo Lubinu (Catartica Edizioni)

Recensione: Vampiri Urbani di Paolo Lubinu (Catartica Edizioni)

 

Vampiri urbani (Catartica Edizioni), l’ultima fatica letteraria di Paolo Lubinu, potrebbe tranquillamente essere lo scenario ideale per un album di Fabrizio De Andrè, potrebbe esserlo New Orleans, il quartiere che fa da sfondo a questo libro, con la sua “fauna umana” fatta di disagiati, disgraziati, dagli ultimi insomma, quelli che il cantautore genovese raccontava così bene nelle sue canzoni.

Vampiri urbani è fondamentalmente una raccolta di racconti che risultano alla fine dei conti essere tutti legati tra loro sia dalla location che dal macrotema di fondo.

La cornice entro cui sono scritti è New Orleans, rappresentazione di un quartiere di confine delle nostre città, in cui si muovono umanità di ogni genere, gente a cui il destino ha lasciato soltanto le briciole, persone che è stata presa a schiaffi dalla vita.

Gli attori sulla scena sono molteplici, c’è tutto ed il suo contrario, tutti impegnati a modo loro a cercare di guardare al di là, di guardare oltre il limite, oltre al confine, alla ricerca di qualcosa che non si sa cosa sia e se davvero ci sia.

Sono tutte storie nelle quali i personaggi navigano pericolosamente al confine del surreale, dell’assurdo, della follia, che per cercare di restare in equilibrio, per quanto precario possa essere, accettano di scontrarsi con situazioni che spesso trascendono la realtà, in un viaggio che ha come fine ultimo la verità di se stessi senza fare troppo caso al fatto che questa verità li vedrà vincenti o perdenti, migliori o peggiori, vittime o carnefici.

La scrittura di Paolo Lubinu è molto fluida, schietta, non fa nessun tipo di sconti, mette il lettore davanti ai fatti così come sono senza inutili edulcorazioni, lascia che sia chi legge a carpire i segreti racchiusi in ogni capitolo, lascia che le vicende scorrano sulla carta come un fiume che poi finisce sfociare nel cuore e nell’anima del lettore.

Ogni capitolo è un chiodo che si va a conficcare nelle profondità più recondite dell’anima del lettore che difficilmente potrà scordare queste pagine, con cui difficilmente potrà evitare di farci i conti. È un libro breve ma intenso, che una volta letto sarà scolpito indelebilmente nel cuore e nella memoria di chi leggendolo ne ha preso parte.

David Usilla

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.