INTERVISTA A SERGIO ROCA E PAOLO QUATTROCCHI – “CUORI SCORDATI: ALLA RICERCA DELLE RISONANZE D’AMORE” – LOGISMA EDITORE.

INTERVISTA A SERGIO ROCA E PAOLO QUATTROCCHI – “CUORI SCORDATI: ALLA RICERCA DELLE RISONANZE D’AMORE” – LOGISMA EDITORE.

Sergio Rocca e Paolo Quattrocchi

Abbiamo da poco recensito “Cuori scordati: alla ricerche delle risonanze d’amore”, scritto da Sergio Rocca e Paolo Quattrocchi, edito da LoGisma Editore e abbiamo ora la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con gli autori. Buongiorno, grazie essere passati a trovarci, possiamo darci del tu?

1) Come si organizza la vostra scrittura a quattro mani?
Paolo: «Una volta definito il soggetto della storia, uno di noi due inizia a scrivere il testo,
poi lo sottopone all’approvazione dell’altro. Il testo viene discusso e modificato fino ad
arrivare ad una versione concordata.»
Sergio: «La nostra scrittura a quattro mani è in pratica un cantiere sempre aperto,
perché io scrivo di giorno mentre Paolo preferisce lavorare la notte.»

2) Qual è il vostro rapporto con la musica?
Paolo: «Per me la musica è indispensabile per vivere come l’aria per respirare. Suono
la batteria e le percussioni da quando ero un bambino.»
Sergio: «Io sono appassionato di musica anche da un punto di vista “scientifico”: sono
laureato al DAMS con una tesi in musicologia dedicata a Salvatore Gambardella.»

3) Quanto c’è di autobiografico nel vostro romanzo?
Paolo: «La storia non è autobiografica, ma alcuni personaggi sono ispirati a persone da
me realmente conosciute.»
Sergio: «Anche per me ci sono degli spunti che vengono da esperienze vissute,
ovviamente portate a conseguenze paradossali come le tante manie di John, il
protagonista, e la scena finale in ascensore.»

4) Essendo la musica una costante fondamentale del vostro libro,
quale potrebbe essere la colonna sonora?
Paolo: «Se fossi il regista del film “Cuori scordati”, sceglierei per la colonna sonora
varie canzoni di Stevie Wonder.»
Sergio: «Alcune canzoni già le abbiamo scelte e indicate nella storia, come “Honky
Tonk Train Blues” di Meade Lux Lewis e “My Humps” dei The Black Eyed Peas. Per
accompagnare le avventure dei personaggi, oltre alle composizioni di Wonder, vedrei
bene anche qualche canzone di James Taylor e Joni Mitchell tipo ”Secret O’ Life” e
“Coyote”.»

5) Cosa pensate della frase di Publio Virgilio Marone: “Amor Vincit
Omnia”?
Paolo: «Sono pienamente d’accordo con Virgilio: l’amore vince su tutto, anche se
oggigiorno spesso sembra valere piuttosto il motto: “Pecunia omnia vincit“.»
Sergio: «L’amore vince ogni cosa, certamente, ma ha bisogno di cuori “accordati”,
come spieghiamo nel nostro libro.»

Ringraziamo Sergio Rocca e Paolo Quattrocchi per la disponibilità, arrivederci a presto sempre sulle pagine de I Gufi Narranti.

Sandra Pauletto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.