Recensione: “Fujire è vergogna” – Gianni Romano – Catartica Edizioni

Recensione: “Fujire è vergogna” – Gianni Romano – Catartica Edizioni.

 

Bellissimo questo libro, di Gianni Romano, composto da otto avvincenti racconti con cui l’autore ci permette e ci fa scoprire la meravigliosa città di Gela, attraverso i quartieri e le tradizioni peculiari. Nel testo sono presenti approfondimenti storici, geografici e culturali che ci permettono di conoscere aspetti della città sconosciuti ai più,  nello specifico la storia di alcuni rioni particolari del loro continuo modificarsi tra passato e presente, senza tralasciare le tradizioni religiose.

Tutto il percorso di lettura viene abilmente accompagnato dalle  tracce musicali indicate nella tracklist posta prima dei racconti e accessibile a mezzo scansione IQR composte da artisti dell’etichetta UR Suoni.

Questo affascinante mix ci conduce attraverso un viaggio non solo turistico, ma anche storico-conoscitivo di questa meravigliosa città siciliana.

Chi conosce la città di Gela saprà sicuramente la sua storia complicata, con le contraddizioni e le sfide a cui  è stata sottoposta.

Dentro a tutto questo tripudio di descrizioni ed emozioni che ci travolgono nella lettura, è chiara la vergogna che prova chi è, in realtà, costretto a lasciare il proprio beneamato luogo di nascita per la ricerca di un lavoro, per inseguire i propri sogni o magari, alla ricerca di una vita migliore, sperando nel perdono dei loro amici e familiari che, invece, restano a combattere dove sono nati.

Tutti sappiamo quanto può essere doloroso lasciare il luogo della propria infanzia i  ricordi ed emozioni e legami, per affrontare l’ignoto, un mondo nuovo, con caratteristiche e scenari diversi, ma per alcuni è una scelta obbligata ma non sempre compreso da chi rimane sul posto, che, invece, può arrivare a percepire questa scelta come una fuga o peggio con un senso di abbandono.

L’autore con il suo libro vuole sottolineare il concetto che  chi trova la forza per andarsene lo fa solo fisicamente perché a Gela ci lascia il cuore e una volta partito non vede l’ora di tornare. Tutto il mondo è paese ma le proprie origini mettono radici dei sentimenti.

Allora siamo davvero sicuri che Fujire è vergogna come recita il titolo?

A voi l”ardua sentenza.

Buona lettura a tutti

Sabina Bernardis

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